A Pordenone si celebra la Giornata nazionale della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime delle organizzazioni mafiose
Pordenone, 21 marzo – Oggi รจ una giornata di grande importanza, in cui si commemorano uomini e donne che hanno perso la vita difendendo i valori di giustizia, legalitร e libertร . Tra di loro ci sono servitori dello Stato, giornalisti, imprenditori e persone comuni, tutti vittime del potere oppressivo delle mafie. Questa non รจ solo una giornata per ricordare il loro sacrificio, ma anche un momento per riaffermare il valore della loro testimonianza e il coraggio di coloro che hanno resistito al ricatto e alla violenza mafiosa. Ora รจ compito delle istituzioni e di tutti i cittadini far propria questa ereditร e trasformarla in un impegno concreto nella vita di tutti i giorni.
ร questo il messaggio chiave dell’assessore regionale alle Infrastrutture e al Territorio, che ha portato i saluti della Regione Friuli Venezia Giulia alla Giornata nazionale della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime delle mafie, tenutasi nella sala del teatro Concordia a Pordenone.
L’evento, organizzato dalla Sezione pordenonese dell’Unione nazionale mutilati in servizio, ha raggiunto quest’anno la sua XXVIII edizione. Un’occasione importante per onorare la memoria delle vittime innocenti delle mafie e per ribadire il costante impegno delle istituzioni nella lotta contro la criminalitร organizzata.
Nel suo intervento, l’esponente della Giunta ha sottolineato l’importanza di preservare la memoria delle vittime affinchรฉ la lotta alle mafie non rimanga solo un problema di giustizia, ma diventi un impegno continuo nella costruzione di una societร piรน libera e equa per tutti. ร cruciale, รจ stato ribadito, che tutte le istituzioni procedano insieme lungo il cammino della legalitร , senza mai abbassare la guardia.
La Regione ha anche evidenziato il ruolo essenziale delle scuole – molte delle quali presenti con le loro classi degli istituti superiori cittadini – e delle associazioni nel sensibilizzare le giovani generazioni sulle minacce delle mafie e sull’importanza di un impegno civico attivo. Solo attraverso l’istruzione, la promozione della cultura della legalitร e la partecipazione – concetti sottolineati dall’esponente regionale – si puรฒ sperare di estirpare definitivamente la cultura mafiosa dove essa si annida.
ARC/LIS/gg