Gaza, OMS: "Gli ospedali come campi di battaglia". Houthi minacciano Israele

Appello dell'OMS a Israele per fermare i raid sugli ospedali di Gaza

Il direttore dell'Organizzazione Mondiale della Sanità, Tedros Adhanom Ghebreyesus, ha lanciato un appello a Israele affinché interrompa definitivamente i raid militari sugli ospedali di Gaza, che si sono intensificati recentemente. Secondo le autorità israeliane, molte strutture ospedaliere dell'enclave sono controllate da Hamas.

"Gli ospedali di Gaza sono diventati nuovamente campi di battaglia e il sistema sanitario è seriamente minacciato - ha dichiarato Ghebreyesus in un post su X - Ribadiamo: fermate gli attacchi agli ospedali. La popolazione di Gaza ha bisogno di accesso ai servizi sanitari. Gli operatori umanitari devono poter entrare per fornire assistenza. Cessate il fuoco!".

L'esercito israeliano ha annunciato un raid sull'ospedale Al Wafa di Gaza City, sospettando la presenza di agenti di Hamas all'interno della struttura. Inoltre, più di 240 palestinesi sono stati arrestati, inclusi numerosi membri del personale medico dell'ospedale Kamal Adwan, tra cui il direttore Hussam Abu Safiya.

Nel frattempo, secondo l'agenzia di stampa palestinese Wafa, almeno quattro pazienti, uno dei quali in condizioni critiche, in cura presso l'ospedale indonesiano nel nord della Striscia sono stati arrestati durante il trasferimento all'ospedale Al Shifa di Gaza City. Almeno dieci pazienti erano ancora ricoverati nell'ospedale indonesiano, che non funzionava adeguatamente e era carente di attrezzature e forniture essenziali per garantire le cure necessarie; essi erano in procinto di essere trasferiti al centro Al Shifa di Gaza City.

Nuova minaccia Houthi a Israele

"Finché i bambini di Gaza continueranno ad essere uccisi ogni giorno, ai sionisti non sarà concesso di dormire". Questa minaccia è stata lanciata dal funzionario Houthi Hezam al-Asad, che ha pubblicato un post in ebraico sul suo profilo su X. Negli ultimi giorni, con l'escalation degli attacchi contro Israele da parte dei ribelli yemeniti sostenuti dall'Iran, al-Asad ha condiviso diversi messaggi provocatori su X, alcuni dei quali scritti in ebraico.