TRIESTE – Anche quest’anno, come da tradizione iniziata negli anni ’80, si è svolto il tuffo di Capodanno a Barcola. Protagonista dell’evento è stato Franz Rizzi, noto tifoso neroverde, che non ha esitato a immergersi nelle acque fredde del golfo di Trieste, mantenendo viva una bizzarra e affascinante tradizione.
Un tuffo per la speranza e la passione per il Pordenone
Franz, con la sciarpa del suo amato Pordenone attaccata al braccio, ha compiuto il tuffo alle 12:30, un gesto simbolico che va oltre il semplice atto di nuotare. “Nonostante la situazione attuale, ho voluto dare un segnale di speranza e sostegno alla mia squadra del cuore”, ha dichiarato Rizzi, testimoniando il suo incondizionato amore per il calcio e la sua squadra.
Un momento conviviale
Il tuffo non è stato solo un momento di sfida personale, ma anche un’occasione per ritrovarsi tra amici. Dopo il rinfrescante bagno, Franz e i suoi fedeli compagni hanno condiviso momenti di allegria, brindando con spumante e dividendo un panettone, in un’atmosfera di festa. Questi semplici gesti rafforzano il senso di appartenenza e la tradizione, trasformando il tuffo di Capodanno in un evento atteso e apprezzato.
Una tradizione che resiste nel tempo
Questo appuntamento annuale a Barcola si conferma non solo come un atto di coraggio fisico, ma come un rito che rinnova la speranza e la passione. Il freddo delle acque triestine non ha scoraggiato Franz Rizzi, che ha dimostrato ancora una volta come il calore dell’entusiasmo e dell’amicizia possa superare ogni ostacolo.
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