MONTEREALE VALCELLINA – Domenica 19 gennaio alle 16, alcuni militanti di Forza Nuova si sono riuniti a Montereale Valcellina per esporre uno striscione di protesta contro il progetto di un impianto agrivoltaico da 82 megawatt, previsto nella località di Colisie, al confine tra i comuni di Montereale e San Quirino. La manifestazione è stata l’ennesima azione di resistenza contro l’espansione di progetti che, secondo i manifestanti, rischiano di compromettere la tradizione agricola della zona.
Un progetto che divide
Il progetto agrivoltaico, che mira a installare pannelli fotovoltaici su terreni agricoli, ha suscitato una forte opposizione da parte di diversi gruppi locali, tra cui Forza Nuova. I manifestanti, infatti, sostengono che le energie rinnovabili non possano giustificare la sottrazione di terra agricola destinata alla produzione di cibo. L’accusa è quella di un’ulteriore speculazione energetica, che non farebbe altro che danneggiare l’economia locale e mettere a rischio la qualità dei prodotti alimentari.
Il rischio per l’agricoltura locale
“Le energie rinnovabili non hanno il diritto di togliere la terra a chi la lavora da generazioni”, affermano i rappresentanti del movimento, ribadendo quanto espresso pochi giorni prima per l’impianto di Aquileia. Secondo loro, l’agrivoltaico, pur essendo una tecnologia sostenibile in teoria, non ha ancora sufficienti studi scientifici che dimostrino che non possa compromettere la qualità dei prodotti agricoli. L’inserimento di impianti fotovoltaici su terreni agricoli, quindi, rappresenterebbe una minaccia per la sicurezza alimentare.
Una questione di autonomia alimentare
Inoltre, i manifestanti sollevano il timore che la crescente dipendenza dalle energie rinnovabili e dalle importazioni di prodotti esteri possa portare l’Italia a diventare sempre più dipendente dall’importazione di cibo. Un tema che si lega anche agli accordi internazionali come il Mercosur, che prevede l’importazione di grandi quantità di prodotti agricoli da paesi esteri. La preoccupazione è che l’Italia possa finire per perdere la sua autonomia alimentare a favore di un modello basato su importazioni, che potrebbe minare la qualità e la sicurezza del cibo disponibile per la popolazione.
Il sostegno del movimento popolare
Forza Nuova si schiera decisamente a favore di chi lavora la terra, ritenendo che il popolo agricolo debba essere protetto contro quella che viene definita una vera e propria invasione di progetti di speculazione energetica. Per il movimento, è fondamentale preservare le tradizioni agricole e difendere la terra dalle pressioni esterne che ne minacciano l’uso.
Questa manifestazione si inserisce in un contesto più ampio di discussione sulle politiche energetiche e agricole che riguardano il futuro del nostro paese, e rispecchia le preoccupazioni di una parte della popolazione che teme che l’implementazione di soluzioni “verdi” possa, in realtà, avere effetti collaterali negativi sulle economie locali e sulle produzioni agricole.