UDINE – Un progetto innovativo e inclusivo ha preso forma grazie all’Associazione Danza e Balletto di Udine, in collaborazione con ANDOS Comitato di Udine: il progetto “Forme di Donna”. Questo laboratorio di danza e movimento, che ha avuto luogo nell’ambito del Festival Sconfinamenti, ha coinvolto donne operate al seno, con l’obiettivo di migliorare la loro qualità della vita e il benessere fisico ed emotivo attraverso l’espressione corporea. L’iniziativa si è svolta presso la sede dell’ANDOS Udine, a Città Fiera di Martignacco, e ha offerto un percorso esperienziale mirato a rafforzare la connessione tra corpo, memoria e identità personale.
Un laboratorio che stimola il benessere fisico ed emotivo
“Forme di Donna” ha offerto alle partecipanti un’opportunità unica per esplorare il proprio corpo e la propria identità attraverso il movimento. Il laboratorio si è concentrato sull’espressione non verbale, permettendo alle donne di rafforzare il legame tra i momenti significativi della loro vita e l’azione fisica. L’iniziativa ha posto particolare attenzione sulla qualità della vita, l’immagine corporea e gli aspetti psicologici legati alla malattia, aiutando le donne a superare le difficoltà e a riappropriarsi di sé stesse.
Un viaggio attraverso il sé: corpo e mente in connessione
Guidato dalle esperte Erica Modotti ed Eliana Donada, rispettivamente insegnanti di danza, e dalla psicologa Marta Strizzolo, il laboratorio si è articolato in tre fasi progressive. La prima fase si è concentrata sull’introspezione, con esercizi di mindfulness e visualizzazione, invitando le partecipanti a riscoprire la storia del loro corpo. Nella seconda fase, il lavoro si è svolto a coppie, utilizzando l’empatia e il linguaggio non verbale per favorire una comunicazione profonda e consapevole. Infine, l’ultima fase ha dato spazio alla creazione di una danza personale, dove ogni donna ha potuto tradurre il proprio vissuto, culminando in una coreografia collettiva, simbolo di condivisione e unità.
Inclusività e supporto reciproco: il valore della comunità
Oltre a favorire un percorso di crescita individuale, il progetto “Forme di Donna” ha avuto anche un forte valore collettivo, creando un ambiente di condivisione e supporto reciproco tra le partecipanti. L’inclusività è stata il cuore pulsante dell’iniziativa, che ha utilizzato il movimento non solo come strumento di espressione artistica, ma anche come mezzo di trasformazione personale. Attraverso questa esperienza, le donne hanno avuto la possibilità di affrontare le sfide legate alla loro malattia con maggiore consapevolezza e forza, riscoprendo sé stesse in un contesto di affetto e solidarietà.