Friuli Venezia Giulia e Veneto Orientale – La Fieste de Patrie dal Friûl si celebra quest’anno con un’ampia partecipazione, non solo negli eventi ufficiali a partire da quello di Sacile il 6 aprile, ma anche in ben 150 Comuni dell’area friulanofona, tra Friuli Venezia Giulia e Veneto orientale. Questi Comuni, che aderiscono all’ACLiF (Assemblea della Comunità Linguistica Friulana), vedranno esposte le bandiere del Friuli storico in ricordo del 3 aprile 1077, data in cui l’imperatore Enrico IV concesse a Sigeardo, patriarca d’Aquileia, la signoria temporale dei suoi domini ecclesiastici, segnando la nascita dello Stato patriarcale del Friuli.
La celebrazione dell’autonomia friulana
Il 3 aprile non è solo una data storica, ma un’opportunità per ricordare e celebrare l’autonomia storica del Friuli, che ha le sue radici nell’indipendenza e nella forza linguistica della comunità friulana. Daniele Sergon, sindaco di Capriva del Friuli e presidente dell’ACLiF, ha sottolineato come, a distanza di 948 anni, il 3 aprile rappresenti una data simbolica per continuare a lavorare per questa autonomia, soprattutto attraverso la promozione della lingua friulana.
Sergon ha evidenziato le numerose sfide ancora da affrontare per garantire una maggiore presenza della lingua friulana nei media, nelle scuole e in contesti meno tradizionali, come ad esempio nel settore sportivo. La Fieste de Patrie dal Friûl diventa quindi non solo una festa della memoria, ma anche un momento di rinnovato impegno verso la promozione della lingua friulana e la sua integrazione nella vita quotidiana.
Unione delle comunità linguistiche
Il presidente dell’ACLiF ha inoltre ribadito l’importanza della collaborazione tra le minoranze linguistiche regionali, come quella slovena e tedesca, per rafforzare insieme l’identità culturale e linguistica della regione. Il 3 aprile è un’occasione per esporre la bandiera del Friuli storico con orgoglio, guardando al futuro con un impegno costante per la valorizzazione delle lingue minoritarie.