In occasione delle celebrazioni del Giorno della Memoria, il Festival Viktor Ullmann presenta un evento speciale al Teatro Rossetti di Trieste nei giorni 30 e 31 gennaio 2025: l’opera “Il Pifferaio di Hamelin” di Karl Weigl. Questo affascinante spettacolo, che unisce musica, teatro e riflessione sulla memoria storica, sarà eseguito dall’Orchestra Abimà e dalla Civica Orchestra a fiati “G. Verdi”, dirette dal M° Davide Casali, con la partecipazione del Coro di Voci Bianche “Voci in Volo”, diretto dal M° Lucia Follador, e degli attori de L’Armonia APS – Associazione tra Compagnie Teatrali Triestine, insieme al tenore Alessio Colautti.
Un’opera simbolo di speranza e collaborazione
Composta nel 1933, l’opera di Weigl racconta una favola attraverso la musica e il coinvolgimento di bambini. Nonostante la sua importanza, “Il Pifferaio di Hamelin” non fu mai eseguita integralmente in pubblico. Il compositore, di origine ebrea, dovette fuggire dall’Austria a causa delle leggi razziali che stavano prendendo piede in Europa. La trama dell’opera sottolinea come solo attraverso la collaborazione tra le persone si possa costruire un mondo migliore, un messaggio che risuona particolarmente forte oggi, in occasione della Giornata della Memoria.
Programma e accesso
L’opera sarà proposta in due appuntamenti al Teatro Rossetti:
- Giovedì 30 gennaio alle 20:30: ingresso gratuito e aperto a tutti.
- Venerdì 31 gennaio alle 11:30: riservato alle scolaresche.
Il concerto si inserisce nel programma 2025-26 del Festival Viktor Ullmann, che dal 2014, grazie all’iniziativa dell’Associazione Musica Libera, promuove la riscoperta della musica di compositori ebrei perseguitati dal regime nazifascista. Questi artisti, purtroppo, vennero spesso imprigionati, deportati nei campi di concentramento e molti persero la vita. Il festival, che quest’anno giunge alla sua ottava edizione, ha visto numerose prime mondiali, europee e italiane, frutto di un lavoro di ricerca storica e musicale.
La Shoah raccontata attraverso la musica
Il M° Davide Casali, direttore artistico del Festival, ha spiegato che far conoscere la Shoah attraverso la musica rappresenta un modo affascinante e alternativo per stimolare una riflessione sulla storia, sul passato e sulla contemporaneità. Un messaggio che viene trasmesso non solo ai più giovani ma anche agli adulti, in un contesto dove l’arte diventa un potente strumento di memoria e consapevolezza.
Dettagli sull’evento
L’evento gode del patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri, si svolge in collaborazione con la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e con la coorganizzazione del Comune di Trieste e della Comunità Ebraica di Trieste. L’ingresso è libero e gratuito fino a esaurimento posti.
Per maggiori informazioni sull’evento e sulle modalità di accesso, è possibile contattare l’organizzazione al [email protected] o rivolgersi al responsabile stampa Gianfranco Terzoli al cell. 3388313036.