BAONE (PADOVA). La rivista Settimana in Braille si fa promotrice del primo Festival dell’autonomia per far conoscere le buone pratiche che permettono, alle persone cieche e ipovedenti, di conquistare un posto da protagonisti nella società o comunque per vivere in maniera libera e gratificante.
La minorazione della vista non deve essere un alibi per non fare, per chiudersi in se stessi, per vivere “da disabili” ai margini della vita.
La cecità deve considerarsi un mero fattore accidentale che, se pur limitante, non preclude a realizzarsi nella scuola, nel lavoro e nelle relazioni sociali. Negli ormai tanti anni di vita dei nostri periodici abbiamo incontrato tante persone “che ce l’hanno fatta” e che non hanno mai voluto essere accomunati dal fattore “cecità o ipovisione”.
Vogliamo così dare loro la possibilità di raccontarsi per far conoscere alle tante famiglie, ai tanti operatori scolastici, psicologi, educatori e gli stessi disabili visivi, che si può essere: consulente informatico, professore, impiegato amministrativo, assicuratore, contadino, vignaiolo, imprenditore, esperto di marketing o semplicemente moglie, marito, madre e padre.
Non vogliamo più ascoltare che ad un ragazzo cieco delle scuole medie con spiccate attitudini scientifiche, il così detto esperto tiflologo suggerisca di fare lingue alle superiori perché é il liceo scientifico è precluso ai ciechi; non vogliamo più constatare che in alcune scuole i ragazzi ciechi e ipovedenti non imparano a fare i compiti assegnati in autonomia perché é c’è l’assistente che prende gli appunti, che legge il libro o scrive il compito.
Vogliamo che le persone possano muoversi da sole per raggiungere la scuola, il posto di lavoro, gli amici come è sempre accaduto nei decenni trascorsi, quando non c’erano i loges, i gps o le assistenze ferroviarie. Insomma vogliamo far capire che è possibile creare una società inclusiva se si chiacchiera meno e se si tolgono di mezzo una pletora di pseudo specialisti che, anche se poco fanno per la nostra autonomia e indipendenza, sicuramente trovano modo di racimolare uno stipendio a fine mese.
I testimonial che si racconteranno sono di ogni età e provengono da luoghi diversi della nostra Italia, ma tutti hanno in comune di non dedicare il loro tempo alle associazioni dei ciechi e degli ipovedenti perché, come si diceva prima, per tutti la minorazione visiva se pur è una limitazione importante, non è certamente l’aspetto prevalente delle loro esistenze.
Il Festival, in questa sua prima edizione, si svolgerà Venerdì 31 marzo dalle ore 16 presso l’ Azienda Agricola Toccare il Cielo, Via Gemola 18 a Baone (Padova).
Il luogo scelto è un agriturismo bed and breakfast, progettato e realizzato da Davide Cervellin, imprenditore non vedente della provincia di Padova.
Diamo la possibilità comunque a chi non potrà partecipare personalmente di seguire il racconto delle storie, in modalità on-line sulla piattaforma Zoom, previa iscrizione inviando una mail a [email protected]. entro mercoledì 29 marzo.
Insomma un evento unico ed originale per uscire dagli schemi e far conoscere una realtà, ai più ignota e utile alle tante persone che vivono la minorazione visiva per ritrovare ottimismo, sorriso, forza e desiderio di vivere, nonostante tutto, la vita nella sua pienezza.