CERVIGNANO DEL FRIULI – La settima edizione del Festival del Coraggio si appresta a tornare, arricchita da una serie di eventi e ospiti di grande rilievo, in programma dal 16 al 20 ottobre 2024. Questo festival, ormai un appuntamento irrinunciabile per la comunità di Cervignano del Friuli, non solo celebra la cultura, ma si fa portavoce di temi cruciali per la società contemporanea. A inaugurare questa manifestazione sarà Alberta Basaglia, figlia del celebre psichiatra Franco Basaglia, il cui pensiero ha rappresentato una pietra miliare nella lotta per i diritti umani e la dignità delle persone.
Ospiti d’eccezione e temi fondamentali
Il palco di Cervignano del Friuli ospiterà anche altre figure di spicco come Gino Cecchettin, Domenico Quirico, Umberto Ambrosoli, Stefania Prandi e Paolo Di Paolo. Ognuno di loro porterà il proprio contributo unico, toccando argomenti di grande attualità e rilevanza. La chiusura del festival sarà affidata a Nada, che racconterà la propria storia attraverso parole e musica, offrendo un finale toccante a un evento ricco di significato.
Il festival si propone di affrontare questioni attuali come il disagio sociale, la violenza di genere, la democrazia e l’informazione, l’ambiente e le migrazioni. Gli eventi si svolgeranno in diverse location, tra cui il Teatro Pasolini, la Casa della musica, il “Giardino dei diritti” e la biblioteca civica Giuseppe Zigaina. Un aspetto importante da sottolineare è che tutti gli eventi saranno a ingresso gratuito fino a esaurimento posti, per garantire a tutti la possibilità di partecipare.
Un’anteprima coinvolgente
In preparazione alla manifestazione principale, il Festival del Coraggio avrà delle anteprime a Pordenone, Udine, Aquileia e Strassoldo. Una di queste si terrà il 25 settembre 2024, alle 18, al teatro Pasolini di Cervignano, con la rappresentazione teatrale “Era bello il silenzio”, ispirata al romanzo “I ragazzi della via Pascoli” di Pino Roveredo. Questa iniziativa anticipa l’inizio del festival e serve a coinvolgere il pubblico già da ora, creando attesa per i temi che verranno trattati.
Riflessioni sulla figura di Franco Basaglia
Quest’anno, la manifestazione assume un significato particolare, essendo dedicata a Franco Basaglia, a cent’anni dalla sua nascita. Il direttore artistico Mauro Daltin e Simone Ciprian, presidente dell’associazione culturale Bottega Errante, hanno sottolineato l’importanza di rendere omaggio a un uomo che ha segnato profondamente la storia della psichiatria e dei diritti umani in Italia. L’illustrazione che accompagnerà questa edizione del festival rappresenterà “Marco Cavallo”, il famoso cavallo azzurro di cartapesta che ha simbolicamente rotto il muro dell’ospedale psichiatrico, portando un messaggio di liberazione e di speranza.
La presenza di Marco Cavallo al festival non è solo un omaggio, ma un’opportunità per riflettere sulla dicotomia tra dentro e fuori, sul significato della libertà e sulla necessità di affrontare il presente con coraggio. La forza iconica di questo simbolo sarà un mezzo per stimolare il dibattito e il confronto, invitando tutti i partecipanti a riflettere sulle sfide contemporanee.
Un palinsesto ricco di eventi e attività
Durante le cinque giornate del festival, il programma sarà denso di eventi, tra cui incontri, presentazioni di libri e concerti. Gli ospiti porteranno le loro storie di coraggio e resilienza, affrontando argomenti come la lotta contro la violenza di genere, la salute mentale, la democrazia e l’informazione. Ogni intervento sarà un’opportunità per approfondire temi che, sebbene spesso trascurati, sono fondamentali per comprendere le dinamiche della società attuale.
La giornalista e fotografa Stefania Prandi affronterà due temi delicati e spesso sottovalutati: gli “orfani bianchi” e il caporalato, portando alla luce realtà difficili da affrontare ma necessarie per un cambiamento reale. Umberto Ambrosoli, invece, offrirà una testimonianza di speranza, dimostrando come il coraggio possa essere una virtù civile essenziale nel nostro tempo.
Coinvolgimento della comunità e delle nuove generazioni
Il Festival del Coraggio non si limita a portare nomi noti sul palco, ma si impegna attivamente per coinvolgere la comunità locale. Gli studenti delle scuole secondarie dell’ISIS Bassa Friulana saranno protagonisti del progetto, indossando l’inconfondibile maglietta arancione e partecipando come volontari all’organizzazione dell’evento. Questo approccio non solo dà voce ai giovani, ma incoraggia anche un senso di responsabilità e impegno civico, fondamentale per la crescita di una società consapevole.
Il festival offrirà anche la “Biblioteca del coraggio”, un’area dedicata in continuo aggiornamento presso la biblioteca Zigaina. Questo spazio sarà un punto di riferimento per chi desidera approfondire i temi trattati, consentendo ai visitatori di esplorare una varietà di testi e risorse.
La settima edizione del Festival del Coraggio si preannuncia come un evento non solo culturale, ma anche sociale, in grado di unire le voci del passato con le sfide del presente. L’obiettivo è quello di stimolare una riflessione profonda sui temi del coraggio, della dignità e dei diritti, creando uno spazio di dialogo e confronto per tutti i partecipanti.
Con un programma ricco e diversificato, questo festival rappresenta un’opportunità unica per ascoltare storie di vita, per confrontarsi su tematiche fondamentali e per partecipare attivamente alla costruzione di una società più giusta e inclusiva. Non resta che partecipare e lasciarsi ispirare da storie di coraggio e resilienza.