ROVIGO, 21 OTTOBRE 2024 – Con la generosità dei donatori Avis e Aido, il bene che non fa rumore cresce come una foresta, trovando maggiore velocità di sviluppo grazie a nuove collaborazioni. La Festa dei Donatori di Avis e Aido comunali di Rovigo, giunta alla sua 70esima edizione per i donatori di sangue e alla 45esima per i donatori di organi, tessuti e cellule staminali, ha avuto luogo presso la parrocchia di San Bartolomeo. L’evento ha messo in risalto i volti e il cuore di chi dona, dimostrando come la vita possa essere piena e gioiosa attraverso la premura e la responsabilità verso chi ha bisogno.
Un’importante giornata di solidarietà
La giornata è iniziata con un incontro presso Palazzo Nodari, dove le delegazioni delle Avis di Ravenna e Conselice hanno partecipato a una riflessione sulle azioni di solidarietà seguite all’alluvione in Emilia-Romagna nel 2023. Da tali eventi è emersa una rete solidale che unisce senso sociale e amicizia, promuovendo la cultura del dono. Il presidente dell’Avis comunale di Rovigo, Francesco Chiavilli, ha sottolineato che “donare è un’azione senza confini; i donatori non sanno a chi donano, ma sanno perché”.
Iniziative future
La presidente dell’Aido comunale di Rovigo, Monica Giordani, ha annunciato un evento di sensibilizzazione per il 20 novembre, volto a promuovere l’importanza della donazione come gesto di solidarietà insostituibile. Durante questo appuntamento, la Regione Veneto e la Provincia di Rovigo collaboreranno con le associazioni del dono e il Coordinamento regionale per i trapianti.
Marina Sandi per l’Aido provinciale di Rovigo ha evidenziato l’importanza di facilitare la dichiarazione di volontà riguardo la donazione: “Un semplice ‘Sì’ può diventare la vita e i sorrisi di tante persone”. Ottavio Aggio, vice presidente di Aido regionale, ha ricordato che nel 2023 c’è stato un numero eccezionale di donazioni e che nel 2024 si prevede un incremento, purtroppo con 8.000 persone ancora in attesa di un trapianto.
Riflessioni sul dono
Il sindaco di Rovigo, Valeria Cittadin, ha ribadito l’importanza della parola “dono”, sottolineando che non può essere sostituita da altre: “Avis e Aido mostrano quanto sia bello fare qualcosa per gli altri, nella gratuità e nel dare la vita che va oltre la nostra vita”. La deputata Nadia Romeo ha aggiunto che “stima, gratitudine e riconoscenza” sono ciò che le istituzioni devono sempre garantire alle associazioni di donatori.
Edoardo Lubian, consigliere provinciale, ha esortato a riflettere sul valore dei piccoli gesti, evidenziando che “i sì alle donazioni di organi e sangue hanno un valore immenso perché salvano la vita”. Il Maresciallo della Guardia di Finanza di Rovigo, Azzurra Maggiore, proveniente da una famiglia di donatori, ha invitato i giovani a seguire questo esempio.
Luca Callegaro, presidente provinciale della Fidas, ha messo in luce la collaborazione fraterna tra Avis e Fidas come un fattore che contribuisce alla generosità dei donatori polesani, rendendo la provincia veneta la migliore per numero di donazioni ogni 1.000 residenti.
Testimonianze commoventi
La giornata è stata segnata da momenti di grande emozione, come la testimonianza del presidente regionale dell’Associazione veneta lotta alla talassemia (Avlt), Alberto Cattelan, che ha affermato: “La talassemia ci insegna che la vita va affrontata ogni giorno. Vedere i vostri volti durante eventi come la Festa dei Donatori è sempre una grande emozione”.
In conclusione, prima della consegna delle benemerenze ai donatori Avis, sono intervenuti anche Sergio Mazzini, presidente dell’Avis comunale di Ferrara, e Barbara Garbellini, presidente dell’Avis provinciale di Rovigo, che ha sottolineato l’importanza della donazione continuativa per garantire l’autosufficienza e il fabbisogno di sangue.
Visiti spesso Nordest24? Ora puoi rimuovere tutta la pubblicità e goderti una lettura più piacevole, veloce e senza distrazioni. Clicca qui per maggiori informazioni