Il mondo del lavoro è cambiato in maniera molto radicale nel corso degli anni. Il progresso della tecnologia, insieme a quello della società, hanno condotto alla nascita di esigenze del tutto nuove sia per le imprese che per la loro clientela. Si tratta di un frangente estremamente variegato, all’interno del quale sarebbe possibile identificare decine di breaking point significativi. Al giorno d’oggi, la tecnologia domina il quotidiano di ognuno di noi e, di sicuro, questo peculiare fenomeno si riflette in maniera pedissequa anche – e, forse, soprattutto – sul mondo del lavoro, in particolare se si osservano i macchinari da lavoro in ambito industriale e non solo.
Se si prende in esame l’innovazione nel settore sopracitato, si evince chiaramente come i processi di produzione siano cambiati di pari passo negli anni. Naturalmente nel corso dei decenni i produttori di macchinari hanno sempre dovuto fare riferimento a regole o direttive e – come sottolinea anche l’ingegner Claudio Delaini, tra i maggiori esperti in questo campo – il nuovo regolamento macchine rappresenta il culmine di un processo che, su scala europea, è iniziato circa 20 anni fa.
Insomma, l’evoluzione del mondo del lavoro e dei macchinari non si ripercuote soltanto sulle esigenze dei clienti o sui processi di produzione, ma anche sulle normative che regolarizzano i macchinari e il loro utilizzo. Abbiamo, dunque, redatto questo approfondimento all’interno del quale poter scoprire nel dettaglio tutto ciò che c’è da sapere sulle nuove normative dell’Unione Europea in materia di sicurezza, tenendo conto del fatto che il nuovo approccio ha lasciato emergere due testi principali: le direttive o regolamenti di prodotto, di stampo economico e le direttive sociali. I dettagli saranno spiegati al meglio nei prossimi paragrafi.
Come le leggi si adattano ai tempi moderni e perché è importante per il consumatore medio.
Le direttive economiche si applicano ai prodotti allo scopo di facilitarne la circolazione all’interno del territorio dell’Unione Europea. Tali normative hanno la caratteristica di rappresentare i requisiti minimi di sicurezza e salute che tutti i produttori devono applicare per poter mettere sul mercato i loro prodotti in Europa. Quando i prodotti soddisfano tali requisiti, questi possono essere messi sul mercato.
La direttiva macchine si inserisce proprio all’interno delle direttive di prodotto, venendo destinata a produttori, importatori e rivenditori di macchinari e componenti di sicurezza. La direttiva macchine venne pubblicata per la prima volta nel giugno del 1989. Nel corso del tempo, queste direttive sono state ampliate ed implementate, arrivando alla seconda pubblicazione del 1998, che escluse i macchinari per uso medico e, poi, al 2006, anno in cui è stata redatta l’ultima versione, recepita in Italia nel 2010 attraverso Decreto Legislativo.
Sia osservando il settore B2B che il B2C, l’importanza della normativa sulle macchine si riflette su diversi aspetti, oltre che per la qualità dei prodotti, anche per la salute e la sicurezza di chi li utilizza. Le normative sulle macchine sono, infatti, nate allo scopo di rendere sicuri i mercati, a prescindere dal settore di riferimento, azzerando i rischi dovuti all’acquisto di specifici beni. Inoltre, le normative stabiliscono standard minimi di qualità per le macchine e i dispositivi, ottimizzando la filiera di produzione e permettendo alle imprese di proporre sul mercato dei prodotti di qualità, integri e non soggetti a rotture precoci. Le normative sulle macchine sono una vera e propria tutela per il consumatore, favorendo anche un’innovazione sostenibile e il concetto di conformità globale, con il quale poter istituire degli standard internazionali importanti per le aziende operanti, quantomeno, all’interno del territorio dell’Unione Europea.