Al Museo Civico d’arte – alle 18.30 come ogni giovedì fino a settembre – anche giovedì 29 agosto c’è la visita guidata “Metti una sera a palazzo Ricchieri” (prenotazione obbligatoria 0434520381 info.pordenone@promoturismo.fvg.it) a cura di Promoturismofvg, alla scoperta dei capolavori ivi racchiusi, a partire dalla opere di Giovanni Antonio de’ Sacchis. Palazzo Ricchieri è uno degli edifici più antichi di Pordenone, lasciato in eredità al Comune nel 1949 dal conte Lucio Ernesto Ricchieri di Sedrano, con l’impegno da parte dell’ente pubblico di adibirlo “ad uso biblioteca, pinacoteca, archivio”, nonché di “conservare all’immobile il nome di Casa Ricchieri”. Tra le caratteristiche più belle del palazzo si possono ammirare le storie affrescate di Tristano e Isotta (inizi sec. XV) e la serie di tavolette o cantinelle, già collocate originariamente come intertravi da soffitto, che illustrano, come in un grande fumetto, scene d’amore, di duello, di caccia, di vita sociale, legata alla traduzione locale dei grandi poemi delle Chansons de geste, e il meraviglioso bestiario medievale, composto da unicorni, draghi, serpenti volanti. Da non perdere anche il tesoro di San Marco, uno dei più pregevoli nuclei di oreficeria gotica in Friuli, e la sezione di sculture lignee: la Madonna con il Bambino della fine del XII secolo, proveniente dai dintorni di Aquileia, è un vero unicum, che illumina le nostre conoscenze sulla scultura romanico-gotica dell’intero Triveneto e dell’area alpina. Altro capolavoro è l’altare ligneo di Giovanni e Domenico Mioni da Tolmezzo, risalente all’anno 1509.
Giovedì 29 agosto alle 19.00 in località Dogana in via Cargnel a Pordenone (in caso di pioggia al Convento di S. Francesco alle 21.00) verrà presentato per la prima volta in città, all’interno della rassegna “Estate a Pordenone” del Comune di Pordenone, lo spettacolo “Acqua che viaggia”. Lo spettacolo, interpretato da Filippo Fossa e Paolo Mutti, diretti da Bruna Braidotti e accompagnati dalla musica di Nicola Milan che suona la fisarmonica ricostruita dai disegni di Leonardo da Vinci, si inserisce nel programma del progetto regionale “Le vie d’acqua: l’eredità di Leonardo” a cura della Compagnia di Arti e Mestieri, dedicato appunto al genio vinciano.
Si riflette, ma soprattutto si ride con Acqua che viaggia due narratori divulgatori si cimentano nel racconto dell’approccio di Leonardo alla conoscenza, frutto dell’esperienza e dell’osservazione della natura. Oggetto della divulgazione scenica è l’acqua ed i suoi diversi moti sia ai fini della navigazione che a scopi difensivi. Si passa così alle vie d’acqua vere e proprie dalla litoranea veneta alle vie d’acqua lombarde, al progetto per unire via fiume e canali l’Adriatico al Tirreno fino alla fantastica circumnavigazione del globo via fiume. Gli attori, seguendo in modo spassoso l’acqua nei suoi itinerari, coinvolgono il pubblico nel percorso di conoscenza e del sapere, lascito di Leonardo da Vinci ancora inascoltato. I testi dello spettacolo sono di Bruna Braidotti con la collaborazione e la consulenza di Giulio Ferretti, che cura la direzione artistica della rassegna. Precede lo spettacolo alle 18.00 una breve escursione, a cura dell’architetto Giulio Ferretti al porto fluviale di Pordenone, punto terminale della derivazione della litoranea veneta che permetteva di Ingresso libero. Per informazioni contattare lo 0434 40115.
Alle 20.30 il piazzale della Biblioteca Jolanda Turchet, per iniziativa de Il Circolo, si animerà con la Vintage Night: selezioni musicali di Matteo Mrs Boogie, balli dei Doo – Wop boogiedancers e bicchierata. Tutto in stile anni Cinquanta.
Dato il grande successo riscosso dallo spettacolo di fine anno della scuola di musica “L. Mascagni”, docenti e allievi propongono un concerto dal ritmo serrato e incalzante per una piacevole serata d’estate in città. Il pubblico potrà gustare il sottile piacere di provare tensione e paura avvolto dalle note di canzoni e colonne sonore di film e telefilm del genere giallo-noir. Il compito di rompere la tensione sarà affidato a due presentatori d’eccezione: Andrea Appi e Ramiro Besa, che guideranno la narrazione con il loro inconfondibile humor. L’’appuntamento è per giovedì 29 agosto in piazza Risorgimento alle 21.00
Seconda serata al Parco IV Novembre di Pordenone per il Miv festival sempre abbinato al Finger Food Festival, giovedì 29 agosto, alle 21. Protagonista sarà Peter Hook and The Light: il leggendario bassista dei Joy Division prima e dei New Order poi, sarà al Music in Village accompagnato dalla band con cui riporta in vita i successi internazionali delle storiche formazioni in cui ha militato fin dagli esordi: gli album Unknown Pleasures e Closer sono due vere proprie pietre miliari della musica rock-wave mondiale, come Movement e Power, Corruption & Lies e Technique lo sono per la musica elettronica. Il live sarà di una energia e carica incredibile e non lascerà delusi i suoi numerosissimi fan. Apriranno il concerto i Covent Garden oltre al dj set di Enrico Sist.
Venerdì 30 agosto
✓ ore 21, chiostro Biblioteca Civica, Tributo a Elton John
✓ ore 21, Parco IV Novembre, Miv Festival, Finger Food festival
Venerdì 30 sgosto il chiostro della biblioteca ospiterà nell’Estate a Pordenone Saturday Night with Elton, progetto musicale di Davide De Lucia, Flavio Paludetti, Andrea del Favero e Cristian Ceccetto, e nasce come omaggio alla figura del cantante e musicista inglese Sir Elton John, contestualmente a Farewell Yellow Brick Road, l’ultimo grande tour mondiale di Elton John (dal 2018 al 2021 con oltre 300 concerti) e a un paio di mesi dall’uscita del film Rocketman a lui dedicato. Questa lavoro, dopo quelli dedicati a Sting e Carole King, vede continuare negli anni la collaborazione tra Folkest e Associazione Musicale Tomat, e ha debuttato in anteprima a Spilimbergo il 6 luglio 2019 durante le serate finali del Festival Internazionale Folkest. L’artista non ha bisogno di presentazioni, con il suo talento e col suo straordinario temperamento è stato uno dei più grandi interpreti della storia del pop e del rock. Un’icona musicale e della moda che ha influenzato una generazione d’artisti, e che nel corso della sua carriera ha collezionato 25 dischi di platino, 35 dischi d’oro, 6 Grammy Awards e l’onorificenza di Cavaliere, ricevuta direttamente dalla Regina Elisabetta nel 1998. «È per me giunto il momento di lasciare la strada per intraprendere un nuovo, importante capitolo della mia vita» scrive Elton John sul suo sito ufficiale dove, tra una foto di David LaChapelle e una dedica ai fan, spiega il significato che vuol dare al suo ultimo tour: «Esibirmi dal vivo mi dà la carica: sono estasiato e onorato di poter continuare a suonare per i miei fan in tutto il mondo. Pianifico di portare con me, in tutto il tour finale, la passione e
la creatività che hanno intrattenuto i fan per decenni». Il lavoro proposto ha come obiettivo di rileggere una parte dei tanti brani scritti da Elton John nel periodo forse più importante della sua carriera musicale, vale a dire negli anni Settanta e nei primi anni Ottanta, e intende mettere in evidenza la straordinaria capacità melodica dell’artista inglese.
Si potranno dunque ascoltare capolavori come Your Song, Candle in the Wind, Don’t Let the Sun Go Down on Me e molti altri rivisitati dalla Tomat band in una rilettura estremamente rispettosa degli originali. La Tomat Band è formata da musicisti professionisti con molti anni di esperienza live e in studio: la jazzista e cantante soul veneziana Francesca Viaro alla voce, il bluesman Flavio Paludetti alla chitarra elettrica, il jazzista friulano Nevio Zaninotto al sassofono soprano, Cristian Cecchetto alla batteria e Davide de Lucia al pianoforte e alle tastiere. A loro si affiancano due giovani musicisti di talento come Eugenio Dreas al basso elettrico e Jacopo Russo alla chitarra acustica. Le canzoni sono state scelte tra le più importanti e famose degli anni Settanta Ottanta e dagli album: Elton John, Madman Across the Water, Honky Château, Don’t Shoot Me I’m Only the Piano Player, Goodbye Yellow Brick Road, Caribou, Captain Fantastic and the Brown Dirt Cowboy Blue Moves, Too Low for Zero cercando di rappresentare nel modo più significativo e coerente ognuno di essi.
Terza serata al Parco IV Novembre di Pordenone per il Miv festival sempre abbinato al Finger Food Festival, venerdì 30 agosto, alle 21. Sarà possibile risentire e rivedere uno dei gruppi italiani più legati a Pordenone, gli Africa Unite con il loro nuovo album in cui le melodie sono arricchite nelle sonorità dal sound degli Architorti, formazione di archi dalla matrice classica che ben si sposa con le musiche composte da Bunna e Madaski. In oltre vent’anni di attività gli Africa Unite hanno espresso con inusuale costanza un livello musicale altissimo, la cui matrice è un reggae di prim’ordine: centinaia di concerti e la partecipazione ad alcuni dei più prestigiosi festival internazionali li hanno imposti ben presto come una delle realtà musicali italiane più prestigiose e popolari.