BRESSANONE (BOLZANO) – La continua attività di controllo della Guardia di Finanza di Bolzano, finalizzata a tutelare il principio di libera concorrenza e garantire una parità delle armi tra i professionisti, ha portato alla scoperta di un caso di evasione fiscale nel settore turistico-ricettivo. In particolare, i Finanzieri della Compagnia di Bressanone hanno individuato un maestro di sci che, pur risultando iscritto regolarmente all’albo provinciale e lavorando nei noti comprensori della Val Gardena, risultava completamente sconosciuto al Fisco.
Il maestro di sci tra sussidi e guadagni non dichiarati
Nonostante fosse un professionista affermato, il maestro di sci non aveva mai dichiarato alcun compenso dal 2017, accedendo invece a diverse misure assistenziali, tra cui il Reddito di cittadinanza e il Reddito di emergenza, riservati a chi si trova in situazioni di indigenza economica. Il maestro aveva presentato un’autocertificazione attestante la sua difficoltà economica, sulla base della quale aveva ricevuto oltre 14.000 euro in aiuti dallo Stato.
Le indagini svelano il giro d’affari
Le indagini della Guardia di Finanza hanno rivelato un altro scenario: il maestro di sci, infatti, aveva guadagnato circa 50.000 euro per le sue lezioni e oltre 20.000 euro per attività di marketing, somme che non erano state dichiarate e che gli avrebbero impedito di accedere ai sussidi.
Le conseguenze legali
Per l’uomo è scattata la denuncia all’Autorità Giudiziaria per indebita percezione dei sussidi. Inoltre, la segnalazione è stata inoltrata all’Agenzia delle Entrate per procedere alla tassazione dei guadagni percepiti “in nero”. L’indagine prosegue, ma il maestro di sci resta sotto la presunzione di innocenza fino a eventuale sentenza di condanna.