TRIESTE. Nella giornata di giovedì 19 gennaio, gli agenti del Commissariato di PS “Polo San Sabba” hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa nei confronti di S.A., cittadino libico del ‘95, per aver violato la misura degli arresti domiciliari e, contestualmente, aver tentato di entrare furtivamente all’interno di una ditta insistente in una zona periferica della città.
Nello specifico, mentre l’uomo cercava di forzare la porta d’ingresso della ditta, un’applicazione installata nel telefono del titolare, trasmetteva in diretta le immagini riprese dal sistema di videosorveglianza montato sul perimetro esterno dell’azienda. La successiva analisi dei file video, effettuata da personale della Squadra Volante della locale Questura, permetteva di riconoscere l’evaso e di deferirlo all’A.G. quale autore del tentato furto nella predetta azienda.
Ne conseguiva la richiesta della Procura della Repubblica di sostituzione della misura cautelare degli arresti domiciliari con quella custodiale in carcere, accolta poi, dal G.I.P. di Trieste.