GORIZIA – In un evento di portata extraregionale come Gusti di Frontiera di Gorizia, giudicato la kermesse enogastronomica più grande del Nord Italia, dove accanto alla promozione delle tipicità del territorio si celebra anche la multiculturalità e il plurilinguismo, è davvero inaccettabile che sia proprio la Regione Fvg a escludere dal suo padiglione e dagli info point la lingua friulana.
A denunciare questa situazione è il consigliere regionale Massimiliano Pozzo (Pd) insieme a Massimo Moretuzzo, capogruppo del Patto per l’Autonomia-Civica Fvg. I due, tramite un’interrogazione sottoscritta anche dai colleghi dem Diego Moretti e Laura Fasiolo, con Enrico Bullian del Patto per l’Autonomia-Civica Fvg, chiedono alla Giunta regionale di motivare l’esclusione della lingua friulana dai materiali informativi presenti nello stand Io sono Fvg, allestito da PromoTurismoFvg in occasione di Gusti di Frontiera – A Gorizia il mondo è in tavola, tenutosi dal 26 al 29 settembre scorsi.
“Non solo la Giunta Fedriga ha ignorato che il territorio del Comune di Gorizia è caratterizzato dall’utilizzo di quattro lingue storiche locali, ossia il friulano, lo sloveno, il tedesco e l’italiano – fanno presente Pozzo e Moretuzzo – ma ha fatto lo stesso anche con la nostra autonomia. Quest’ultima, essendo cambiato completamente il contesto rispetto al suo concepimento, culminato con lo Statuto del 1963, oggi si regge sulla particolarità identitaria, linguistica e culturale, nel cui scenario la friulana è quella di maggior consistenza numerica. E quindi difendere e valorizzare la lingua friulana significa difendere e valorizzare l’autonomia di questa nostra regione.”
I due consiglieri si rivolgono, quindi, alla Giunta “affinché chiarisca quale sia la motivazione per cui le informazioni destinate al pubblico, compresi i pieghevoli distribuiti, sono stati redatti solo in inglese, italiano, sloveno e tedesco e non, come normativamente previsto, anche nella lingua friulana”.