Riceviamo e pubblichiamo le dichiarazioni di Vedovi Gian Maria, segretario provinciale Verona per La Rete Identitaria.
Dopo il periodo di chiusura forzata imposta dall’emergenza sanitaria dovuta alla lotta al contagio e alla diffusione del virus Covid-19, è sempre più a rischio un intera provincia a livello di economia e sicurezza sociale e sanitaria! Anche qui, in un altro C.A.S. gestito dalla Croce Rossa Italiana, vi è l’ennesimo contagio di oltre 40 “migranti”.
Sempre quei poveri “migranti” che nell’inverno appena trascorso non si sdegnavano di elargire le proprie prestazioni sessuali a povere o poveri individui/e, ed il tutto portato sui tavoli comunali da vari consiglieri come denuncia dei fatti. Sempre loro, i “poveri migranti” che non sottovalutano nemmeno lo spaccio di droga e il continui bivaccare, creando non pochi problemi sia ai cittadini che alla stagione turistica stessa.
Ovviamente il sindaco Zoggia, forte del suo mandato riconfermato che fa’? Si costituisce parte civile nei confronti di un gruppetto di ragazzi, rei di essersi difesi e soprattutto di aver difeso famiglie con bambini e turisti da un immigrato, tra l’altro già noto alle forze dell’ordine per reati legati alla droga, ubriaco e con l’intenzione di aggredire la popolazione presente.
Lo stesso sindaco Zoggia, dall’ordinanza facile ma dannosa, il 22 giugno scorso, vara restrizioni per contrastare la temutissima movida fino al 12 di SETTEMBRE e tutto con il benestare del prefetto Zappalorto, incuranti del danno socioeconomico e sanitario che questo porterà.
Per tanto la notizia di smistare in piccoli comuni del Veneto non farà altro che danneggiare ulteriormente una situazione sociale,economica e sanitaria delicatissima. Noi della Rete, movimento identitario nazionalista, chiediamo pertanto le dimissioni di un sindaco e della sua amministrazione solo dedita a “distruggere” Jesolo e provincia con decisioni alquanto allucinanti, e non mancheremo anche di esprimere di persona le nostre idee, per il bene e la sicurezza di tutti i cittadini.
Per queste ragioni siamo pronti alla mobilitazione per chiedere lo sgombero immediato delle strutture che ospitano i migranti e sopratutto il ripristino della legalità lungo il corso pedonale in spiaggia, che deve essere liberato immediatamente da tutti i migranti e spacciatori che fanno il bello e cattivo tempo. Infine, al prefetto Zappalorto chiediamo un gesto di umiltà; ritirarsi a vita agricola!!