“Il lupo rappresenta un vero e proprio flagello per i Comuni montani e non possiamo permetterci di rimanere inerti di fronte agli scempi che il predatore provoca quotidianamente. Non voglio aspettare il primo bambino sbranato dal lupo per fare in modo che si comprenda che tutte le misure di contenimento sono inutili e che l’unica strada è quella dell’abbattimento.” Queste le parole della parlamentare europea di Fratelli d’Italia, Elena Donazzan, in una lettera inviata alla direzione generale dell’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra). L’obiettivo è quello di avviare un confronto urgente e costruttivo per affrontare la crescente problematica legata ai lupi nella provincia di Vicenza, con particolare attenzione all’Altopiano di Asiago.
La crescente minaccia del lupo
Animali vittime di predazioni, il lupo ha causato perdite rilevanti per allevatori e operatori economici. La situazione si fa sempre più preoccupante, con un incremento del pericolo per la sicurezza stradale e l’incolumità dei cittadini. I dati parlano chiaro: nel Veneto sono state registrate 989 predazioni nel 2021 e 823 nel 2022, e il lupo ha ormai colonizzato oltre il 20% del territorio regionale. Secondo le statistiche di luglio 2024, nella provincia di Vicenza sono presenti circa 80 lupi, con un aumento delle predazioni da 27 nel primo semestre del 2023 a 60 nello stesso periodo del 2024.
Danni economici per gli allevatori
“Per gli allevatori, ogni attacco del lupo rappresenta un ingente danno economico diretto, dovuto all’uccisione del bestiame, oltre a danni indiretti legati a infrastrutture danneggiate e alla perdita di altri animali,” spiega Donazzan. La situazione è diventata insostenibile: “Le misure di contenimento indicate dalla normativa europea non hanno prodotto gli effetti sperati, dimostrandosi perlopiù inefficaci di fronte all’azione predatoria del lupo.”
L’urgenza di un intervento istituzionale
La parlamentare sottolinea l’importanza di agire per salvaguardare l’incolumità dei cittadini e prevenire il collasso della zootecnia di montagna, che rappresenta un settore fondamentale per la qualità dei prodotti e per il turismo. “Siamo consapevoli che la montagna è un ecosistema fragile. L’attività socioeconomica è cruciale non solo per la sopravvivenza degli insediamenti umani, ma anche per la tutela del territorio montano, in relazione ai rischi legati al dissesto idrogeologico.”
In conclusione, Donazzan lancia un appello alle istituzioni per un intervento concreto, auspicando che si giunga a una modifica normativa. “Mi sono attivata per proporre al Parlamento europeo il declassamento del lupo nella Direttiva Habitat (92/43/CEE) da specie particolarmente protetta a un livello inferiore,” conclude.
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