Sono riprese dalle 7 circa di questa mattina sotto il coordinamento di Aeronautica militare e Prefettura di Modena le ricerche dell’elicottero di cui si sono perse le tracce giovedì mattina sull’Appennino tosco-emiliano.
Il velivolo, con sette persone a bordo (sei passeggeri e il pilota), era partito dall’aeroporto di Capannori Tassignano (Lucca) ed era diretto nel Trevigiano.
Ieri numerosi sorvoli, e ricognizioni con squadre di terra, anche sul versante toscano del crinale, non hanno dato alcun esito. Al terzo giorno di ricerche, il soccorso alpino è presente con diverse squadre territoriali, alcune delle quali pronte all’occorrenza ad imbarcarsi su elicotteri per sorvoli dall’alto, e due basi mobili: una a Pievepelago e l’altra a Piandelagotti (in Appennino Modenese, vicino al confine con la provincia di Reggio Emilia).
L’elicottero, ingaggiato da un’azienda emiliana, da qualche giorno faceva la spola tra Toscana e Veneto per portare alcuni manager stranieri, quattro imprenditori turchi e due libanesi, in visita in alcune aziende, in concomitanza con una importante fiera sulla carta a Lucca. Di origine veneta il pilota.
Sono ore d’angoscia nella piccola comunità di Polverara nel cuore della provincia di Padova per le sorti dell’elicotterista professionista Corrado Levorin, 32 anni nato e cresciuto in paese. Il sindaco Alice Bulgarello: «Ho appreso della scomparsa dai radar dell’elicottero che stava manovrando tra la Toscana e il Veneto. Ho avuto modo di conoscere Corrado sin da quando era giovanissimo ed ero la sua animatrice in parrocchia, poi crescendo le strade ti portano in percorsi diversi, ma l’affetto resta negli anni immutato. Ho parlato con il suo papà da poco. Il momento è delicato, ma fino all’ultimo tutta la nostra comunità confida nel miracolo. Non ci resta che pregare e sperare di ritrovarlo al più presto. Corrado è un bravissimo ragazzo, un professionista, un meticoloso, ore di volo accumulate, non voglio neppure pensare che gli sia capitato qualcosa di irreparabile».