23 APRILE 2022. Con il taglio del nastro da parte del direttore generale Mauro Filippi, dal direttore del Suem di Venezia Paolo Rosi e dal vicesindaco di San Michele al Tagliamento Pierluigi Grosseto, da oggi il Punto di Primo Intervento di Bibione è ufficialmente attivo per l’estate 2022
Il PPI posto al piano terra di una palazzina in via Maja, a Bibione, con un investimento di 200 mila euro è stato ristrutturato e riqualificato: la sala d’attesa è ora più amplia, sono stati rimodulati gli spazi per l’attività in emergenza, sono stati rinnovati i pavimenti, gli impianti, e sostituite alcune attrezzature mediche
Sino al 1 maggio il PPI di Bibione è attivo nelle 12 ore giornaliere con la presenza di un’ambulanza e relativo equipaggio; dal 1 maggio l’attività verrà svolta nelle 24 ore e dal 20 maggio a fine estate sarà servizio una seconda ambulanza con equipaggio.
Tra i mezzi in dotazione in questo Punto di Primo Intervento, oltre alle ambulanze, ci sono anche dei quad per intervenire in spiaggia, e una moto medica per i soccorsi veloci, nel traffico, nei periodi di vacanza centrali e più affollati di turisti.
Altra importante novità per i soccorsi sul litorale veneziano nell’estate 2022 è inoltre la presenza di nuovissimi ecografi portatili nei mezzi di soccorso dei PPI di Bibione, Caorle, Jesolo e Cavallino Treporti. Si tratta di apparecchiature di altissima tecnologia, provviste di vari controlli automatici di imaging, in grado di produrre quindi immagini ad alta risoluzione e di trasmetterle, in modalità wireless, a un tablet.
Un’apposita app consente di avviare la scansione in pochi secondi, il personale sul luogo del soccorso può quindi gestire ed ottimizzare velocemente immagini di elevata qualità grafica. Lo scanner portatile è stato progettato per rilevare tutte le sezioni del tronco del paziente, compreso il cuore, con una risoluzione eccezionale per le immagini addominali e polmonari.
“I vantaggi nell’utilizzo di questo dispositivo in situazioni di emergenza sono sicuramente un valore aggiunto nella cura immediata del paziente – spiega il direttore del dipartimento Area Critica dell’Ulss 4, il dottor Fabio Toffoletto – . Le immagini dell’ecografo permettono al medico di rilevare con chiarezza il problema agli organi interni dell’organismo, in questo modo è possibile trasferire il paziente direttamente nel luogo di cura più adeguato, sempre in collegamento con la centrale operativa del 118. Il percorso di cura del paziente risulta nel complesso molto più rapido”.
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