Oggi, nella Provincia di Treviso, si è svolto al Sant’Artemio il “Drive Camp”, un progetto innovativo di sicurezza stradale che ha visto la partecipazione di diverse istituzioni e organizzazioni. Questo evento è stato realizzato grazie alla collaborazione tra la Provincia, il Tavolo per la Sicurezza Stradale, la Prefettura di Treviso, l’Ulss2 Marca Trevigiana, il Comune di Treviso, La Rete di Malachia, l’Ufficio Scolastico Provinciale, la Questura di Treviso, i Vigili del Fuoco, il SUEM 118, la Polizia Stradale, la Guardia di Finanza, il Comando Provinciale dei Carabinieri, la Federazione Motociclistica Italiana e CentroMarca Banca, con la Tribuna di Treviso come Media Partner.
Obiettivi del Drive Camp
L’appuntamento era dedicato agli studenti delle scuole superiori, con l’obiettivo di sensibilizzare i giovani sui rischi legati alla guida attraverso la simulazione di incidenti reali. Durante l’evento, gli studenti hanno avuto l’opportunità di assistere a situazioni di pericolo in cui erano coinvolti auto, moto e biciclette. Inoltre, sono state fornite linee guida pratiche su come prevenire incidenti e affrontare situazioni critiche.
Oltre alla simulazione, il progetto ha affrontato anche i temi degli effetti psicologici post-incidente e della percezione del rischio, fornendo informazioni sui servizi disponibili a supporto di chi resta coinvolto in un sinistro.
Partecipazione delle autorità
All’evento erano presenti diverse autorità, tra cui il presidente della Provincia di Treviso, Stefano Marcon, il sindaco di Treviso, Mario Conte, e il prefetto di Treviso, Angelo Sidoti. Ognuno di loro ha sottolineato l’importanza di iniziative come il Drive Camp per promuovere la sicurezza stradale tra i giovani e la necessità di continuare a lavorare su questo fronte.
Il professor Marino Biscaro, docente incaricato dalla Provincia e membro della Federazione Motociclistica Italiana, ha curato le spiegazioni relative agli incidenti. Gli istituti partecipanti includevano il Liceo Duca degli Abruzzi, l’Istituto Giorgi-Fermi di Treviso e l’Istituto Max Planck di Villorba.
Simulazioni pratiche
Nella prima parte dell’evento, dalle 9 alle 11.30, si sono svolti crash test nel viale esterno del Sant’Artemio, dove sono state simulate diverse dinamiche di incidenti. Le simulazioni sono state gestite con la partecipazione di Forze dell’Ordine, SUEM 118 e Vigili del Fuoco, che hanno fornito spiegazioni dettagliate sui diversi scenari.
Dalle 11.30 alle 12.30, gli studenti si sono trasferiti nell’Auditorium della Provincia per un’analisi approfondita degli strumenti tecnici utilizzati durante i crash test. In questo spazio, un team di esperti ha trattato gli aspetti emotivi legati all’incidente, cercando di trasformare l’esperienza in un’opportunità di consapevolezza.
Le parole dei protagonisti
“Il Drive Camp di oggi è il risultato di un lavoro iniziato dalla Provincia oltre vent’anni fa. Questa iniziativa ha portato direttamente al Sant’Artemio la sensibilità dell’Ente sul tema e la competenza di Forze dell’Ordine, Vigili del Fuoco, SUEM 118, medici e psicologi”, ha dichiarato il presidente della Provincia, Stefano Marcon.
Il sindaco Mario Conte ha aggiunto: “Fondamentale realizzare iniziative di sensibilizzazione come queste, perché osservare l’impatto di un incidente lascia davvero scioccati. Speriamo che queste immagini servano a sensibilizzare i giovani e i meno giovani”.
Tiziano Cenedese, presidente di CentroMarca Banca, ha sottolineato l’importanza di trasferire strumenti utili per affrontare situazioni di pericolo. Barbara Sardella, dirigente dell’Ufficio Scolastico Provinciale, ha evidenziato l’importanza di educare i giovani sulla sicurezza stradale.
Francesco Benazzi, direttore generale dell’Ulss 2, ha affermato che non è mai troppo presto per iniziare a parlare di prevenzione. Infine, Alessandra Simone, questore di Treviso, e Angelo Sidoti, prefetto di Treviso, hanno entrambi enfatizzato l’importanza di far capire ai giovani come evitare incidenti e come comportarsi in situazioni di emergenza.
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