MERLARA (PD) – Una violenza sconvolgente ha scosso le campagne tra Merlara, nel Padovano, e il Legnaghese. Una donna di origini marocchine è stata vittima di un’aggressione brutale ad opera di due uomini, che l’hanno minacciata, rapita e violentata. L’inferno ha avuto inizio quando la vittima è stata minacciata con un coltello e costretta a salire su un’auto. Durante il tragitto, l’aggressore, un uomo di 39 anni, le ha sottratto la borsa e il cellulare, mentre la teneva sotto costante minaccia. A questo punto, l’uomo ha iniziato a colpirla ripetutamente con schiaffi e pugni, impedendole di fuggire, avendo chiuso dall’interno le portiere dell’auto.
Il rapimento e l‘abuso nelle campagne
Dopo aver percorso circa 12 chilometri, il rapitore ha portato la donna in un casolare isolato nelle campagne del Legnaghese, dove ad attenderli c’era un complice. Lì, la donna è stata sottoposta a ulteriori violenze. Mentre il 39enne abusava della vittima, l’altro uomo la colpiva con una pietra al ginocchio, cercando di impedirle ogni forma di reazione. Dopo il suo turno di violenza, il primo aggressore ha ceduto il posto al complice, che ha continuato a infliggere sofferenze alla donna. Le modalità di fuga della vittima restano ancora oscure, ma il suo coraggio le ha permesso di denunciare l’accaduto.
Indagini in corso e arresto di un aggressore
La denuncia della donna ha portato all’arresto di uno degli aggressori, un cittadino marocchino di 39 anni, che ora è detenuto nel carcere di Montorio. L’uomo è stato accusato di rapina, lesioni, sequestro di persona, porto abusivo di arma e violenza di gruppo. Attualmente, l’indagine prosegue per rintracciare e arrestare il secondo complice, ancora in fuga. Le Forze dell’Ordine, con il supporto dei Carabinieri, stanno lavorando senza sosta per assicurare entrambi i colpevoli alla giustizia.