La Dolomiti Mountain School si sta concentrando su una tematica cruciale per il futuro delle nostre montagne: la trasformazione dei problemi del turismo in opportunità. Durante la terza tappa del progetto, svoltasi a Forni di Sopra, il professor Francesco Marangon, esperto in economia dello sviluppo sostenibile all’Università di Udine, ha sottolineato l’importanza di esplorare la dimensione sociale del turismo, focalizzandosi sul rapporto tra residenti e turisti.
L’importanza dell’equilibrio tra residenti e turisti
La direttrice della Fondazione Dolomiti UNESCO, Mara Nemela, ha evidenziato che il bilanciamento tra le aspettative dei turisti e le necessità dei residenti è essenziale per preservare il riconoscimento UNESCO. “Mettere insieme persone provenienti da diverse realtà, con esperienze variegate, è fondamentale per creare una rete e per sviluppare nuove soluzioni,” ha dichiarato. Questa interazione si rivela cruciale per affrontare le sfide legate al turismo, promuovendo la sostenibilità ambientale, economica e sociale.
Decisioni nette per un turismo armonioso
Michil Costa, albergatore e autore di “FuTurismo”, ha sottolineato la necessità di scelte chiare per garantire una convivenza positiva tra turisti e residenti. “Non basta avere sensibilità; è fondamentale decidere in quale direzione vogliamo andare e come orientare i turisti,” ha affermato. Questa affermazione mette in evidenza l’urgenza di una pianificazione strategica per affrontare le sfide che il turismo comporta.
Cambiamenti sociali e culturali
La professoressa Francesca Declich, specializzata in antropologia del turismo all’Università di Urbino, ha messo in luce la necessità di prevedere i cambiamenti indotti dal turismo. “È fondamentale considerare quali trasformazioni vogliamo che avvengano, sia a livello sociale che culturale,” ha commentato. Le comunità montane devono riflettere su come rispondere alle diverse forme di turismo, senza sentirsi obbligate ad accogliere ogni richiesta.
Trasformare le minacce in opportunità
Andrea Omizzolo, pianificatore del territorio, ha dichiarato che è cruciale analizzare le minacce e le pressioni che il turismo esercita sulle vallate e sulle comunità. “Dove ci sono problemi, ci sono anche occasioni per il cambiamento,” ha affermato, sottolineando come le difficoltà possano trasformarsi in opportunità economiche.
Modelli per un turismo sostenibile
Ma come si può promuovere un turismo sostenibile nelle Dolomiti? Monica Basile, responsabile marketing di Federalberghi Trentino, ha illustrato il modello “Win-Win UNESCO Experience”. Questo approccio prevede una collaborazione tra residenti, imprenditori e turisti per valorizzare il patrimonio naturale e culturale. “Attraverso esperienze uniche legate ai saperi tradizionali della montagna, i giovani possono fungere da mediatori culturali, contribuendo a contrastare lo spopolamento,” ha concluso.
La Dolomiti Mountain School rappresenta un passo importante verso un turismo più consapevole e sostenibile, capace di integrare le esigenze dei residenti e le aspettative dei visitatori, creando così un equilibrio vantaggioso per tutti.