DOCFA per l’aggiornamento della planimetria: cos’è e come si fa
Nel mondo immobiliare e catastale il DOCFA ha un ruolo molto importante. Si tratta del documento informatico catastale. Viene preso in considerazione soprattutto quando si deve procedere ad aggiornare...
Nel mondo immobiliare e catastale il DOCFA ha un ruolo molto importante. Si tratta del documento informatico catastale. Viene preso in considerazione soprattutto quando si deve procedere ad aggiornare le planimetrie degli immobili. È un’operazione essenziale, in modo da garantire che le informazioni catastali riflettano lo stato attuale di un’abitazione. Ma che cos’è esattamente il DOCFA e come si deve procedere per aggiornare la planimetria di un immobile? Scopriamone di più.
Cos’è il DOCFA
La planimetria catastale online rappresenta un’ottima opportunità per poter accedere a dati molto importanti quando si tratta di immobili. Il DOCFA è un sistema informatico che viene soprattutto usato dall’Agenzia delle Entrate in modo da poter gestire efficacemente i dati catastali dell’immobile.
Questo documento informatico è stato introdotto con l’obiettivo di semplificare e digitalizzare le procedure catastali. Infatti gli utenti possono sfruttare questa possibilità per presentare a livello telematico varie informazioni che riguardano il cambiamento degli immobili. Si può trattare di variazioni fisiche, come per esempio l’ampliamento di una casa o la sua riduzione, di variazioni di destinazioni d’uso e di nuovi accatastamenti.
Perché è importante aggiornare la planimetria
È fondamentale procedere all’aggiornamento della planimetria, per diverse ragioni. Innanzitutto l’aggiornamento della planimetria garantisce che la situazione reale dell’immobile sia conforme a quella registrata al catasto. Inoltre la planimetria aggiornata riesce a fornire una rappresentazione precisa dell’immobile, che è fondamentale in caso di vendita o di acquisto.
La planimetria deve essere aggiornata anche quando si devono richiedere i permessi di costruzione o segnalare delle modifiche strutturali.
Come fare l’aggiornamento con il DOCFA
Per aggiornare la planimetria con il DOCFA si deve procedere prima alla raccolta della documentazione necessaria. Si deve essere in possesso della planimetria aggiornata dell’immobile, che deve essere messa a punto da un tecnico abilitato, come un geometra, un architetto o un ingegnere.
Poi si deve procedere alla compilazione del modulo DOCFA, sempre a cura del tecnico. Il documento si trova sul sito dell’Agenzia delle Entrate. Occorre inserire tutti i dati richiesti e bisogna allegare la planimetria. Telematicamente si manda tutto all’Agenzia delle Entrate tramite i servizi online.
Dopo l’invio, i tecnici del catasto prendono in esame la documentazione e, se tutto è conforme, procedono con l’aggiornamento dei dati catastali. Quando avviene l’accettazione della pratica, viene rilasciata una ricevuta che è la prova vera e propria del raggiungimento dell’aggiornamento.
Consigli utili da seguire
Prima di procedere con l’aggiornamento della planimetria, ci sono dei consigli utili che è bene mettere in pratica, per non cadere in errori o in inadempimenti burocratici. Prima di tutto occorre procedere ad una verifica preventiva di quello che è lo stato attuale della planimetria catastale, in modo da individuare le discrepanze.
Bisogna anche assicurarsi di avere a portata di mano tutta la documentazione necessaria. Per esempio a volte possono essere necessari anche permessi di costruzione o certificati di agibilità. In genere questi ultimi documenti vengono richiesti in caso di modifiche che appaiono sostanziali.
È bene anche, nel corso del tempo, quando si deve procedere all’aggiornamento, mantenere una comunicazione diretta e chiara con il tecnico abilitato, in modo che tutte le modifiche siano rappresentate correttamente.
Perché è importante che la planimetria sia precisa
Il ruolo del tecnico abilitato è essenziale, volendo procedere attraverso il sistema DOCFA, che richiede attenzione e professionalità. Infatti la planimetria deve essere necessariamente molto precisa e, in questo senso, deve riflettere tutte le modifiche strutturali apportate all’immobile.
Si devono comunicare anche le possibili variazioni interne, le estensioni e le riduzioni o le modifiche nella distribuzione degli spazi. Se si commettono degli errori o si procede in maniera imprecisa, si può incorrere in complicazioni legali o anche in sanzioni amministrative.