La Regione Friuli Venezia Giulia si distingue per l’innovazione delle imprese, con un investimento di 148,5 milioni di euro negli ultimi anni. I dati presentati da The European House-Ambrosetti la pongono al terzo posto in Italia per pagamenti elettronici, evidenziando un cambiamento sia nel mondo imprenditoriale che tra i consumatori. Tuttavia, si sottolinea che demonizzare l’uso del contante non è la soluzione. Il passaggio ai pagamenti digitali, più sostenibili e efficienti, deve avvenire attraverso una riduzione dei costi e non con regolamentazioni coercitive. È fondamentale garantire elevati standard di sicurezza e rispettare il principio della libertà economica.
Queste sono state le tematiche affrontate dall’assessore regionale alle Attività produttive durante il convegno “Community Cashless Society” a Cernobbio, organizzato da The European House-Ambrosetti. L’evento ha offerto uno spazio di confronto e di produzione di idee sulla digitalizzazione e sui pagamenti elettronici, promuovendo un dialogo costruttivo tra imprese e istituzioni.
Il Friuli Venezia Giulia ha destinato 148,5 milioni di euro negli ultimi sei anni all’innovazione e si posiziona al quarto posto in Italia per spesa in ricerca e sviluppo, con l’1,7% del Pil dedicato a questo settore. Con l’Agenda FVG Manifattura 2030, la Regione si pone l’obiettivo di favorire la transizione digitale, già finanziata con 107,5 milioni di euro dall’ultima manovra di Stabilità. L’assessore ha sottolineato il ruolo attivo che le istituzioni pubbliche possono svolgere nel sostenere le imprese durante questa trasformazione.
Nonostante i vantaggi dei pagamenti digitali, la cultura del contante rimane radicata in Italia per motivi legati all’età media della popolazione e a questioni simboliche legate alla libertà individuale. L’assessore ha sottolineato la necessità di adottare approcci pragmatici, evitando normative eccessivamente coercitive verso le micro, piccole e medie imprese, che potrebbero incontrare difficoltà nell’adozione dei pagamenti elettronici a causa dei costi elevati.
Per affrontare la crescente digitalizzazione e l’intelligenza artificiale, è essenziale ridurre i costi per gli esercenti e favorire l’adozione di nuovi strumenti di pagamento. Inoltre, si è ribadita l’importanza di politiche nazionali che promuovano lo sviluppo economico basato sulla libertà imprenditoriale.
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