TARZO (TV) – Damiano Da Broi, 16enne di Tarzo, si è spento il 9 aprile dopo una lunga battaglia contro una grave disabilità che lo accompagnava fin dalla nascita. Nonostante le difficoltà, la sua vita è stata segnata da un’affermazione di coraggio e forza. Sin da piccolo, è stato seguito dai medici dell’Ospedale Pediatrico Burlo Garofolo di Trieste, dove ha ricevuto cure specialistiche che gli hanno permesso di sopravvivere oltre le previsioni iniziali. Anche se non poteva esprimersi verbalmente, il suo sorriso e i suoi gesti comunicavano con chiarezza il suo amore per la vita. La sua vita è stata arricchita da esperienze che lo hanno visto viaggiare per l’Italia e l’Europa, incontrando persone e scoprendo nuovi mondi.
Un legame forte con la comunità e la scuola
Damiano ha frequentato le scuole di Tarzo, dove insegnanti e compagni lo hanno sempre accolto con affetto, facendolo sentire parte integrante del gruppo. La sua avventura educativa è continuata presso la scuola professionale “La Nostra Famiglia” di Conegliano, dove ha proseguito il suo percorso di studi fino a poco tempo fa. Nonostante la sua condizione, ha partecipato con entusiasmo a numerosi progetti e iniziative, rendendosi protagonista di una vita sociale intensa. Il suo impegno, unito alla sua personalità solare, erano caratteristiche che lo rendevano apprezzato da tutti. La comunità di Arfanta (frazione di Tarzo) e le scuole che lo hanno visto crescere lo ricordano come un esempio di resilienza.
L’ultimo saluto della comunità e della famiglia
Oggi, 15 aprile, alle ore 15, si svolgeranno i funerali di Damiano a Tarzo, dove la comunità intera si raccoglierà per dare l’ultimo saluto a un ragazzo che ha lasciato un’impronta indelebile nei cuori di chi l’ha conosciuto. La sua famiglia, che ha sempre ricevuto sostegno dalle istituzioni sanitarie e dalla parrocchia, ha espresso gratitudine per tutto l’aiuto ricevuto e ha voluto impegnarsi per sostenere iniziative a favore di altri bambini affetti da disabilità. In una delle sue ultime preghiere, la famiglia ha voluto ringraziare anche tutto il personale medico che ha preso parte al suo percorso di cura.