Nuove opportunità generate dalla robotica collaborativa, Computer Vision per ottimizzare produttività e affidabilità, Smart Mobility per la logistica di fabbrica, gestione della privacy e sicurezza sul lavoro. E poi un focus su nuovi modelli di coinvolgimento degli studenti, per avvicinarli alla conoscenza delle tecnologie 4.0 e creare opportunità di matching con le aziende presenti in fiera. Infine lo Startup Village, un progetto che animerà la fiera e attrarrà sul territorio le startup più interessanti e innovative a livello nazionale.
Questi i temi affrontati all’incontro di kick off delle attività del Comitato Scientifico Industriale di A&T che ha riunito le università di Veneto, Friuli-Venezia Giulia, del Trentino e dell’Alto Adige, insieme ad Accredia e T2i. Inizia così il lavoro sui progetti in vista della fiera A&T Nordest, l’unico evento espositivo italiano dedicato alle filiere industriali del Nordest con focus su automazione, affidabilità e fabbriche intelligenti. L’incontro, ospitato nella sede padovana di SMACT, il centro di competenza per le tecnologie 4.0 per il Triveneto, è stato il primo di una serie in vista del ricco programma che si svolgerà in fiera.
Gli atenei del Nordest hanno delegato propri rappresentanti nel Comitato scientifico industriale di A&T, guidato dall’imprenditore Alberto Baban, presidente di VeNetwork e Past President di Piccola Impresa Confindustria. Un forte segnale di radicamento dell’evento nato e cresciuto a Torino – dove si è recentemente tenuta la 17esima edizione – e che vedrà il debutto di A&T Nordest dal 25 al 27 ottobre 2023 alla fiera di Vicenza.
«L’edizione di A&T Nordest sarà una pagina nuova per il mondo fieristico e un’opportunità per il territorio, proprio in virtù della lunga esperienza di A&T e dell’apporto del Comitato Scientifico nel massimizzare un’accelerazione e una contaminazione dall’incontro di aziende, idee e tecnologie abilitanti» ha dichiarato Alberto Baban, Presidente del CSI. «Il nostro territorio ha un tessuto di imprese eccellenti molto ricettive verso le nuove tecnologie, capaci non solo di interpretarne al meglio gli utilizzi a beneficio di tutta la supply chain, ma anche di essere esempio e traino per la crescita della cultura dell’innovazione competitiva da parte dei loro fornitori, Pmi in primis».
«Siamo molto soddisfatti perché è stata riconfermata la volontà di portare un contributo utile al territorio, mettendosi al suo servizio per realizzare una manifestazione espositiva che sia utile alla crescita competitiva delle aziende» commenta Luciano Malgaroli, CEO di A&T. «Stiamo lavorando per portare interi ecosistemi in fiera, focalizzandoci su importanti filiere del Nord Est. La fiera e i contenuti che svilupperemo con l’apporto del Comitato Scientifico saranno funzionali a proporre contenuti che si traducano in messaggi concreti e realmente applicabili dalle Pmi».
«Siamo felici di aver ospitato il primo incontro del Comitato Scientifico Industriale di A&T in vista della prima edizione a Nordest della fiera» dichiara Matteo Faggin, direttore generale del Competence Center. «Il nostro obiettivo come SMACT è quello di mettere a sistema le competenze 4.0 a favore del tessuto imprenditoriale, di creare meccanismi virtuosi di “contaminazione” tra impresa e mondo della ricerca. In questo senso A&T Nordest potrà essere la vetrina ideale su questi temi e un momento di incontro e scambio di idee a vantaggio di tutto l’ecosistema dell’innovazione del Triveneto».
Il Comitato Scientifico
Proprio l’attenzione per il sistema industriale del territorio da parte di tutti gli atenei del nord est, unitamente alla vocazione fortemente innovativa di A&T, ha permesso di costruire un Comitato Scientifico Industriale di rilievo in termini di esperienza, riconoscibilità, autorevolezza e competenza in materia 4.0, grazie all’apporto accademico, ma anche all’espressione e alla rappresentanza del mondo industriale.
Fabrizio Dughiero, Università di Padova, prorettore con delega all’Innovazione e ai rapporti con le imprese, e il professore Davide Quaglia, dell’Università di Verona, partecipano al tavolo di lavoro “AI, 5G, Big Data, IoT”. Il professor Alessandro Gasparetto, esperto di robotica dell’Università di Udine insieme al professor Andrea Albarelli, esperto di Computer Vision dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, alla professoressa Angelika Peer, esperta di smart manufacturing per la Libera Università di Bolzano e al professor Thomas Parisini, ordinario di Automatica dell’Università di Trieste, partecipano al tavolo “Produzione – Smart manufacturing”. Dall’Università di Trento il professor Alberto Molinari porta il suo contributo insieme a Paolo Gregori di Trentino Sviluppo e Silvio Antonioni di Hub Innovazione Trentino nel tavolo “Additive manufacturing”. Fanno inoltre parte del Comitato la veneta Silvia Tramontin, Direttore Dipartimento Laboratori di prova di Accredia, l’ente unico nazionale di accreditamento, e Roberto Santolamazza di T2i per il tavolo “Affidabilità” e Gianluca Sperone di Brembo per il tavolo “Logistica Integrata”.
Le filiere direttamente interessate dall’evento sono ‘Automazione e Meccatronica’, ‘Elettrodomestici’, ‘Elettronica e Elettromeccanica’, ‘Farmaceutica e Cosmetico’, ‘Food & Beverage’, ‘Meccanica e subfornitura’, ‘Occhialeria’ e ‘ Sport System’. Le principali tematiche che saranno sviluppate in fiera con eventi, tavole rotonde e workshop toccano Robotica, Computer vision, Additive Manufacturing, Data Analytics, Cyber Security, veicoli mobili e robotica collaborativa, intelligenza artificiale, digitalizzazione, affidabilità, misure e controlli, prove di laboratorio.
Presto sarà annunciato il programma di eventi di avvicinamento alla fiera in collaborazione con le associazioni del territorio.
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