Il giudice ieri ha condannato a 7 anni di reclusione il 61enne bulgaro responsabile del tamponamento in A28 nel quale, il 30 gennaio scorso, morirono le due cugine trevigiane Sara Rizzotto e Jessica Fragasso.
“Nel rispetto di quello che sono le sentenze, non è possibile che, davanti a quello che è accaduto e accade in altri casi purtroppo simili, alla fine tutto si riduca a una conclusione del genere”.
Lo ha dichiarato il governatore del Veneto Luca Zaia una volta appresa la notizia.
“A questo punto, se i magistrati non possono essere più incisivi nelle sentenze, bisogna dal loro modo di esserlo modificando la legge. Non posso dimenticare questa tragedia che ho vissuto particolarmente da vicino. Sono ragazze della mia zona, fra l’altro una delle due, Sara Rizzotto, lavorava presso le nostre strutture ospedaliere. Ho conosciuto i genitori di Sara e Jessica, ho visto i loro occhi e ho sentito il loro racconto in diretta, perché erano presenti sul luogo dell’incidente”.
“Dopo tutto questo, non possiamo pensare che due giovani vite e la messa a repentaglio di chi viaggiava con loro si traduca in una sentenza come questa. Se le leggi lo permettono, vuol dire che le leggi sono sbagliate e vanno rifatte”.