A un anno dalla chiusura dei consultori di San Giacomo e San Giovanni a Trieste, la consigliera regionale Giulia Massolino esprime forte disappunto rispetto agli sviluppi del servizio di assistenza sanitaria territoriale, evidenziando come le promesse fatte dall’Azienda Sanitaria Universitaria Giuliano Isontina (ASUGI) non si siano concretizzate in un miglioramento, ma in una riduzione delle prestazioni. Massolino ha partecipato alla conferenza stampa del Comitato di Partecipazione per i Consultori di Trieste, tenutasi insieme a Non Una Di Meno, durante la quale sono stati sollevati numerosi problemi derivanti dalla riorganizzazione del servizio.
Riduzione dei servizi e mancanza di personale
Secondo Massolino, le dichiarazioni del direttore di ASUGI sui dati positivi non riflettono la realtà dei fatti. La situazione, infatti, si traduce in una riduzione dei servizi sul territorio, con un dirottamento verso gli ambulatori distrettuali e una minore presenza degli operatori sanitari nelle zone periferiche della città. L’assenza di personale adeguato è stata identificata come uno degli ostacoli principali, con il risultato di compromettere la qualità del servizio offerto ai cittadini.
Le promesse non mantenute
La Legge regionale prevede che le associazioni di cittadinanza, insieme agli utenti e al personale, possano partecipare attivamente all’organizzazione e alla promozione dei servizi, ma, secondo Massolino, le associazioni non sono mai state coinvolte nel processo decisionale. Nonostante la richiesta ufficiale di partecipazione fatta dal Comitato di Partecipazione, non è mai pervenuta una risposta da parte di ASUGI, contravvenendo a quanto stabilito dalla normativa.
Massolino ha inoltre richiesto un accesso agli atti per poter esaminare i dati sui servizi sanitari, ma ad oggi non ha ricevuto alcuna risposta. L’intenzione della consigliera è di proseguire con un’interrogazione alla Giunta regionale per chiarire le ragioni di questo mancato coinvolgimento delle associazioni, un atto che ritiene essere in violazione della legge. Inoltre, continuerà ad indagare sulla situazione sanitaria anche nel resto della regione.
Un disegno di smantellamento della salute pubblica
Massolino conclude il suo intervento dichiarando che la cittadinanza sta pagando sulla propria pelle le scelte politiche errate e che la salute pubblica è sotto attacco. “Non possiamo restare inermi di fronte a questo disegno di smantellamento della salute pubblica, e continueremo a lottare per un sistema sanitario che funzioni per tutti”, afferma la consigliera regionale.