È solo un arrivederci. La “zona rossa” dalle 5 di questa mattina, lunedì 28 dicembre, si è “scolorita” per diventare arancione. Per tutti gli italiani tre giorni di (relativa) libertà fino a giovedì, quando tra prefestivi e festivi si tornerà al rosso fino al 3 gennaio compreso. Il 4 gennaio sarà l’ultimo giorno arancione del decreto Natale fino all’Epifania inclusa. Poi, il futuro resta un mistero legato all’evoluzione della pandemia.
SPOSTAMENTI E AUTOCERTIFICAZIONE
Il primo e più evidente cambiamento è legata alla burocrazia:chi si dovrà spostare all’interno dei confini comunali, infatti, potrà farlo senza compilare un’autocertificazione. Resta inteso che per tutti gli altri spostamenti permangano i soliti divieti: ci si potrà spostare fuori Comune e, a maggior ragione fuori provincia o regione solo per motivi di lavoro, salute o necessità. E attenzione al coprifuoco che resta in vigore dalle 22 alle 5, con il potenziamento alle 7 per Capodanno.
La seconda novità riguarda esclusivamente i residenti nei piccoli Comuni al di sotto dei 5 mila abitanti. Per i vicentini che vivono nei 60 piccoli municipi della provincia «nei giorni 28, 29, 30 dicembre e 4 gennaio si applicano le misure del Dpcm del 3 dicembre – si legge nel testo del decreto Natale – ma sono altresì consentiti gli spostamenti dai Comuni con popolazione non superiore a 5 mila abitanti e per una distanza non superiore a 30 chilometri dai relativi confini, con esclusione in ogni caso degli spostamenti verso i capoluoghi di provincia».
NEGOZI, BAR E RISTORANTI
Oggi è prevista anche la riapertura dei negozi, con orari estesi fino alle 21 per evitare possibili assembramenti. Bar e ristoranti, invece, possono effettuare solo asporto e consegna a domicilio.
Fermi restando i divieti di spostamento ingiustificato fuori dal proprio Comune, il governo precisa che «fare la spesa rientra sempre fra le cause giustificative degli spostamenti. Se il proprio Comune non dispone di punti vendita o nel caso in cui un Comune contiguo al proprio presenti una disponibilità, anche in termini di maggiore convenienza economica, lo spostamento è consentito, entro tali limiti, che dovranno essere autocertificati».
SPORT
Le attività di palestre e piscine, centri benessere e centri termali restano sospese con l’eccezione di prestazioni terapeutiche e riabilitative, ma soprattutto dell’allenamento di atleti professionisti e non che debbano partecipare a competizioni consentite. Si potranno raggiungere centri e circoli sportivi del proprio Comune o in quelli limitrofi per svolgere attività sportiva di base all’aperto, nel rispetto delle norme di distanziamento sociale e senza assembramenti.
È possibile raggiungere un’altra municipalità, dalle 5 alle 22, per fare un’attività sportiva che non sia disponibile nella propria. In più è possibile entrare in un altro Comune mentre si svolge un’attività sportiva, «purché tale spostamento resti funzionale unicamente all’attività sportiva stessa e la destinazione finale coincida con il Comune di partenza». Durante lo sforzo sportivo, infine, bisogna assolutamente mantenere i due metri di distanza dagli altri.
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