I non vaccinati, rispetto a chi ha avuto anche la dose booster, hanno un tasso di mortalità 23 volte più alto. E’ quanto emerge dal bollettino settimanale della sorveglianza integrata dell’Istituto superiore di sanità. “Il tasso di mortalità standardizzato per età, relativo alla popolazione di età 12 anni, nel periodo 17/12/2021-16/01/2022, per i non vaccinati (103 decessi per 100.000 ab.) risulta circa 9 volte più alto – si legge nel rapporto esteso – rispetto ai vaccinati con ciclo completo da 120 giorni (12 decessi per 100.000 ab.) e circa 23 volte più alto rispetto ai vaccinati con dose aggiuntiva/booster (4 decessi per 100.000 ab.)”.
Iss, tra 0-19 anni calo ricoveri e 44 morti da inizio pandemia
“Sebbene il dato delle ultime due settimane non sia ancora consolidato, si registra un andamento in decrescita in tutte le fasce di età 0-19 anni del tasso di ospedalizzazione”. Lo evidenzia il Report esteso dell’Istituto superiore di Sanità che accompagna il monitoraggio settimanale. Da inizio epidemia al 9 febbraio sono stati riportati al sistema di sorveglianza integrata 2.528.024 casi nella popolazione 0-19 anni, di cui 13.632 ospedalizzati, 323 ricoverati in terapia intensiva e 44 deceduti. E’ stabile nelle ultime 3 settimane la percentuale di casi nella popolazione d’età scolare 0-19 anni (31% contro 32%della settimana prima).
Covid, Iss: stabili i casi tra 0-19 anni
“Stabile nelle ultime tre settimane la percentuale dei casi segnalati nella popolazione di età scolare: 31% a fronte del 32% rilevato nella settimana precedente”. Lo rileva l’Istituto superiore di sanità nel report esteso settimanale nella parte del focus sulla popolazione tra i 0 e i 19 anni. “Nell’ultima settimana il 19% dei casi in età scolare è stato diagnosticato nei bambini sotto i 5 anni, il 45% nella fascia d’età 5-11 anni, il 36% nella fascia 12-19 anni” emerge dai dati dell’Iss. “In diminuzione da quattro settimane il tasso di incidenza nella fascia 16-19 anni, mentre in tutte le altre fasce di età – si osserva in questa parte del rapporto relativa all’età scolare – si registra una diminuzione solo da due settimane. Sebbene il dato delle ultime due settimane non sia ancora consolidato, si registra un andamento in decrescita in tutte le fasce di età 0-19 anni del tasso di ospedalizzazione”.