PORDENONE – 10 FEBBRAIO 203 – 15 milioni di euro e oltre. A tanto ammonta il valore degli investimenti avviati nell’ultimo periodo dal Consorzio di bonifica Cellina Meduna.
E non si tratta solo del maxi cantiere da 4 milioni di euro partito in queste ore a Ravedis per il completamento dell’omonima diga valcellinese. Tra manutenzioni straordinarie e progetti di trasformazione irrigua, i tecnici dell’ente sono contemporaneamente impegnati nei territori di una decina di Comuni della Destra Tagliamento.
“E’ una stagione da record che punta alla gestione e al potenziamento delle infrastrutture per poter affrontare in modo sempre più efficace i cambiamenti climatici, in primo luogo la siccità”, ha puntualizzato al proposito il Presidente Valter Colussi.
La prima tranche di interventi rientra nel Piano Nazionale di Sviluppo Rurale e si sviluppa in tre tronconi, finanziati complessivamente con 7 milioni di euro. In questo caso l’operazione è quasi al termine e consentirà di portare acqua in pressione a più di mille ettari di campi tra Porcia, San Quirino, Roveredo, Valvasone Arzene e Fontanafredda.
“La pandemia e l’esplosione dei prezzi hanno rischiato di compromettere la tabella di marcia ma i nostri uffici, guidati dal direttore Massimiliano Zanet, sono riusciti comunque nell’intento”, ha precisato Colussi. Poi ci sono le manutenzioni delle tante rogge e canali di servizio di competenza del Cbcm e che necessitano di costanti attenzioni per evitare dispersioni, falle e problemi vari.
Il Cellina Meduna sta sistemando, potenziando e adeguando le opere idrauliche di Aurava (San Giorgio della Richinvelda), Brentella (Porcia), Vidimana e Palù (San Martino al Tagliamento), Maniago, Spilimbergo, Vivaro, Roveredo, San Quirino, Aviano, Fontanafredda e Budoia.
Questa seconda parte di investimenti pesa per oltre 4 milioni di euro sulle casse dell’ente irriguo, intenzionato a ridurre al minimo gli sprechi dopo un 2022 così siccitoso da entrare negli annali storici. In questo senso non si sta solo provvedendo alla pulizia delle direttrici: per l’occasione le maestranze stanno rifacendo dei tratti in cemento usurati, consolidando le sponde dall’erosione e rimuovendo chilometri di vecchie condutture ormai inutilizzate.
“Guardiamo al futuro con un occhio di riguardo alla tutela dell’ambiente”, ha concluso Colussi nel ricordare come la lunga serie di cantieri sia concertata con Comuni, soci del Consorzio, categorie produttive e associazioni di categoria.