Il recente concorso regionale per infermieri ha suscitato polemiche riguardo alla partecipazione dei candidati. Alla prima prova si sono presentati 367 candidati, una cifra che si discosta dal numero complessivo di 570 domande inizialmente pervenute. L’ARCS, l’azienda regionale che ha bandito il concorso, aveva previsto l’assegnazione di 355 posti, ma il segretario generale della Uil Fpl – Fvg, Stefano Bressan, ha parlato di un vero e proprio “concorso flop”. Secondo il sindacato, il numero di partecipanti è deludente, ma l’azienda ha risposto difendendo i numeri come “normali”.
Un bando troppo ridotto
Il sindacato Uil ha definito il bando per i 355 posti “un numero drammaticamente insufficiente” per affrontare le carenze strutturali del sistema sanitario del Friuli Venezia Giulia. Stando alla Uil, il fabbisogno di personale infermieristico nella regione è ben maggiore, stimato in circa 1.200 unità, cifra che non tiene conto delle necessità derivanti da pensionamenti e dimissioni volontarie. Il problema, sottolineato dal sindacato, risiede anche nella mancanza di incentivi economici e benefici per i nuovi assunti. Diversamente da quanto accaduto in Veneto, dove sono state adottate politiche di attrazione del personale infermieristico con vantaggi economici concreti, come agevolazioni per l’abitazione e sostegno alle spese correnti, il Friuli Venezia Giulia non offre simili incentivi.
Il problema dell’età e delle limitazioni fisiche
Inoltre, il sindacato evidenzia che l’età media degli operatori sanitari è di circa 54 anni, con un numero crescente di inidoneità al servizio. In particolare, si segnala che il personale di supporto già all’assunzione presenta una significativa percentuale di limitazioni fisiche, dovute sia all’età avanzata che alla natura gravosa del lavoro. Si stima che il 35% degli operatori di supporto abbia restrizioni operative, un ulteriore fattore che contribuisce alla crisi del sistema sanitario regionale.
La replica di Arcs
Dall’altra parte, la direzione di Arcs ha risposto alle critiche, sostenendo che il concorso non possa essere considerato un fallimento. Interpellata dal Piccolo, l’azienda ha dichiarato che il numero di candidati presenti alla prova è decisamente al di sopra della media registrata nelle prove concorsuali. Inoltre, ha confermato che sono in programma misure per incentivare il personale infermieristico, cercando di arginare così la carenza di risorse nel settore sanitario.