La musica del Maestro Luigi Garzoni sarà protagonista di una nuova tappa del percorso di valorizzazione dell’opera e della vita artistica del Cantore del Friuli, un’iniziativa promossa dal Comune di Cassacco. Sabato 15 marzo 2025, alle 20.30, la Chiesa Parrocchiale di San Giovanni Battista ospiterà il concerto “Cjantàit: omaggio a Luigi Garzoni”, un evento organizzato in collaborazione con l’USCI FVG (Unione Società Corali del Friuli Venezia Giulia).
Un tributo alla musica di Garzoni
Il concerto vedrà impegnati tre ensemble corali di grande prestigio: I Cantori del Friuli di L. Garzoni e A. Zardini (diretti da Francesco Zorzini), il Coro Zahre di Sauris (diretto da Mario De Colle) e il Gruppo corale folcloristico Sot la nape di Villa Santina (diretto da Stefano Romano). I tre gruppi eseguiranno un programma che pone la musica di Garzoni al centro della serata, con brani che esaltano la vocalità corale, una delle caratteristiche distintive del Maestro, consolidando la sua fama come Cantore del Friuli.
La serata sarà aperta dal Cjant di Cjassà, brano emblematico interpretato da I Cantori del Friuli, coro fondato dallo stesso Garzoni nel 1945, che dà il via a questo tributo musicale.
Il progetto di valorizzazione del Maestro Garzoni
L’evento rientra nel più ampio progetto “Luigi Garzoni: l’uomo, l’artista, l’intellettuale”, promosso dal Comune di Cassacco con il sostegno di Ministero della Cultura, Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, ARLEF, Fondazione Friuli, e Comunità Collinare, con la collaborazione costante della Società Filologica Friulana e dell’Associazione Amici della Musica. L’iniziativa si avvale anche della partnership del Centro Medico Pedagogico “Santa Maria dei Colli” della Congregazione Sorelle dei Poveri di Santa Caterina da Siena, dell’Istituzione Musicale e Sinfonica del Friuli Venezia Giulia e della Comunità Collinare.
Prossimi sviluppi del progetto
Il percorso dedicato alla valorizzazione del Maestro Luigi Garzoni continuerà con la presentazione ufficiale di un documentario a lui dedicato, scritto e diretto dal musicologo Alessio Screm, già direttore artistico e curatore del Museo Garzoni, inaugurato un anno fa. Il documentario rappresenterà un’importante testimonianza della vita e dell’opera di uno dei maggiori rappresentanti della musica friulana.