CODROIPO. Una scia di sangue a Nordest che non accenna a diminuire. Un altro femminicidio nella notte a Codroipo (UD) in un’abitazione di via Acacie dove il marito ha ucciso la moglie 40enne, Elisabetta Molaro, a coltellate ed è fuggito. L’uomo, Paolo Castellani 44 anni, è stato trovato dopo alcune ore di ricerche in aperta campagna nei pressi di villa Manin: vagava in stato confusionale con gli abiti sporchi di sangue.
Il ritrovamento è stato effettuato dai carabinieri della Compagnia di Udine.
A quell’ora in casa c’erano anche le due figlie della coppia di 5 e 8 anni che stavano dormendo nella stanza accanto e che ora sono state affidate ai nonni. Da quanto si apprende le piccole non avrebbero assistito alla scena.
I coniugi pare fossero in fase di separazione, situazione che Paolo Castellani non riusciva ad accettare. L’uomo non ha ancora fornito la propria versione di quanto accaduto questa notte.
La persona al momento si trova in stato di fermo. Si tratta del quarantesimo femminicidio da inizio anno. Sul posto è giunto il sostituto procuratore di Udine, Claudia Finocchiaro, che sta coordinando le indagini.
FEMMINICIDIO. ZANIN: TROPPE DENUNCE INASCOLTATE, ORA REAGIRE
“E’ una tragedia che ci lascia senza parole. Quest’ennesimo caso di femminicidio deve far riflettere tutti, servono interventi anche da parte della politica che deve prestare maggiore attenzione a una preoccupante escalation: alle parole devono seguire fatti concreti per arginare questa piaga”. Così Piero Mauro Zanin, presidente del Consiglio regionale, commenta la notizia del brutale omicidio di una donna, di una mamma, avvenuto a Codroipo per mano del marito. “Serve maggiore attenzione su questo tema da parte di tutti – ha concluso il presidente – a cominciare dalle denunce, spesso sottovalutate, di quelle donne che all’interno delle proprie mura domestiche subiscono quotidianamente violenza. Troppe volte questi chiari Sos alla comunità non vengono percepiti come preoccupanti”.