Il Consorzio di tutela vini Friuli Colli Orientali e Ramandolo ha svelato l’edizione 2024 della relazione tecnica “Le stagioni e le uve”, un documento fondamentale per la viticoltura della regione, che fornisce un’analisi dettagliata sull’andamento climatico, i processi di maturazione, la raccolta delle uve e le tecniche di produzione. L’incontro di presentazione della relazione si è tenuto il 23 gennaio 2025 presso il Salone del Parlamento del Castello di Udine, con il patrocinio del Comune di Udine. Una delle novità più importanti di quest’anno è l’introduzione di un chatbot sviluppato per ottimizzare la consultazione dei dati tecnici e rendere accessibili le informazioni in modo immediato.
Innovazione digitale con l’intelligenza artificiale
Per la prima volta, insieme alla tradizionale versione cartacea, è stato implementato un modello GPT per permettere una consultazione digitale più rapida e efficiente della relazione. Questo chatbot è il primo strumento realizzato da un Consorzio vitivinicolo italiano che gestisce una grande quantità di dati storici e tecnici relativi alla viticoltura dei Colli Orientali del Friuli. La sua funzione principale è quella di supportare gli utenti nella ricerca di informazioni su tutte le DOC e DOCG tutelate dal Consorzio, permettendo di esaminare anche le edizioni precedenti della relazione tecnica (dal 2008 ad oggi).
L’innovazione digitale, dunque, si combina con la tradizione vitivinicola per offrire una risorsa accessibile a tutti, dagli operatori del settore ai sommelier, fino agli importatori e vignaioli, che possono consultare i dati in 80 lingue diverse e utilizzarli anche durante le degustazioni.
Un’analisi approfondita dei dati climatici e produttivi
La relazione “Le stagioni e le uve” del 2024 si basa su oltre 15 anni di raccolta dati, che riguardano vari aspetti della viticoltura, come l’andamento climatico, lo sviluppo fenologico, la situazione fitopatologica, e gli aspetti produttivi e di maturazione delle uve. I dati meteorologici sono raccolti tramite centraline distribuite uniformemente sul territorio, tra cui Ramandolo, Cividale del Friuli e Dolegnano. Questi strumenti permettono di monitorare in tempo reale l’evoluzione del clima e la sua influenza sulla produzione vinicola.
Nel 2024, i dati di sviluppo fenologico sono stati rilevati come segue:
- Germogliamento: 4 aprile
- Fioritura: 28 maggio
- Invaiatura: 3 agosto
- Vendemmia: 12 settembre
- Lunghezza del ciclo vegetativo: 161 giorni (superiore alla media storica di 154 giorni)
Tasting Academy: un’ulteriore innovazione del Consorzio
Un altro importante progetto innovativo del Consorzio è la Tasting Academy, un’esperienza unica in Italia che integra la ricerca tecnica con la promozione del territorio. Situata nella sede del Consorzio a Corno di Rosazzo, la Tasting Academy offre una degustazione professionale avanzata dei vini dei Colli Orientali del Friuli, con l’utilizzo di 32 postazioni per la degustazione autonoma dei vini. Ogni degustazione è accompagnata da dati tecnici che permettono di comprendere le caratteristiche dei vini in modo approfondito. Inoltre, grazie alla mappatura delle vigne e al collegamento con Qgis, è possibile ottenere informazioni precise sul territorio che contribuisce alla creazione di ogni vino.
Accesso facilitato e promozione internazionale
La Tasting Academy non è solo un punto di riferimento per i professionisti del settore, ma un luogo dove vengono formati gli ambasciatori del territorio, capaci di raccontare la storia e le caratteristiche dei vini dei Colli Orientali in modo autentico e dettagliato. Il Consorzio, attraverso la Tasting Academy e l’innovazione digitale, punta a rafforzare la promozione internazionale dei suoi vini e a consolidare la posizione di leadership nel panorama vitivinicolo italiano.
Conclusioni
La relazione tecnica “Le stagioni e le uve” e l’innovazione del chatbot rappresentano un passo avanti nell’evoluzione del Consorzio di tutela vini Friuli Colli Orientali e Ramandolo, che non solo valorizza la tradizione vitivinicola, ma investe in tecnologie digitali per rendere accessibili e facilmente consultabili i dati storici e tecnici. Questi strumenti contribuiscono a un racconto più scientifico e preciso del territorio e dei suoi vini, favorendo la crescita sostenibile del settore vitivinicolo.