MORUZZO – “Attraversare le porte dei castelli del nostro territorio, scoprire le loro origini, indagare i loro segreti, accompagnati da chi questi spazi antichi spesso li vive ancora quotidianamente, significa riappropriarsi di un pezzo di storia della nostra terra e arricchire il già sostanzioso bagaglio culturale che accompagna le complesse vicende storiche della nostra regione, di confine e di frontiera già nei secoli del Medioevo. A Santa Margherita del Gruagno, così come anche negli altri manieri, nelle case forti e nei complessi fortificati, si celano le radici dei nostri avi e affonda il nostro più autentico DNA. Allora la visita si trasforma in un viaggio a ritroso nel tempo che unisce la conoscenza alla bellezza degli arredi che ancora conservano, lo spettacolo degli ambienti naturali che dominano alla romantica passeggiata ricordando Giulietta e Romeo, l’ombra dei fantasmi alle leggende; tra musica, rievocazioni in costume, degustazioni di vini e prodotti di eccellenza della nostra terra, tra proposte artigianali di chi crea oggetti unici con le proprie mani”.
Così questo pomeriggio il vicegovernatore con delega alla Cultura del Friuli Venezia Giulia, Mario Anzil, è intervenuto a Santa Margherita del Gruagno, il borgo fortificato nel comune di Moruzzo che per il secondo anno rientra nella rassegna autunnale di “Castelli Aperti“.
Un evento di grande importanza culturale
L’ormai tradizionale appuntamento d’ottobre, che ha preso avvio quest’oggi per concludersi nella giornata di domani, è organizzato dal Consorzio per la salvaguardia dei Castelli storici del Friuli Venezia Giulia, realtà rappresentata questo pomeriggio dal presidente Roberto Raccanello e dalla vicepresidente Alessandra d’Attimis Maniago. Erano presenti anche il co-organizzatore dell’evento, Loris Clocchiatti, l’assessore al turismo del Comune di Moruzzo, Claudia Basaldella, il rappresentante dell’International Committee Romeo and Juliet Friuli, il parroco di Santa Margherita del Gruagno, don Luca Calligaro – al quale è stata consegnata una targa di riconoscimento e ringraziamento per il servizio prestato, a fronte di un prossimo trasferimento nel Tarcentino – e numerosi turisti in loco per la visita guidata al complesso medievale di Santa Margherita del Gruagno.
Valore e significato dell’iniziativa
“Iniziative come quella organizzata nello splendido borgo medievale nel comune di Moruzzo hanno il significativo pregio di far conoscere al vasto pubblico la grandezza della nostra storia, in un clima di piacevole distensione e di brillante stimolo”, ha osservato Anzil. “Una manifestazione, quella di Castelli Aperti, che negli anni è cresciuta sempre più: credo che il suo successo vada ricercato nella modalità organizzativa, nata per le famiglie così come per appassionati e ricercatori”.
“Grazie alla disponibilità dei proprietari, la comunità ha il privilegio di fare ingresso in luoghi un tempo inaccessibili”, ha osservato ancora il vicegovernatore. “Il binomio con il gusto e con le arti che accompagna alla scoperta di torri, parchi e fossati promuove un turismo culturale di elevato profilo, capace di arricchirci e di regalarci attimi di stupore e di meraviglia. Un plauso, quindi, agli organizzatori per questa iniziativa che si ripete con costanza ogni anno, offrendo sempre spunti nuovi”.
Un viaggio nella storia e nella cultura
La manifestazione “Castelli Aperti” non è solo un’opportunità per visitare luoghi storici, ma rappresenta anche un modo per avvicinarsi alla cultura locale, apprezzando i prodotti tipici e le tradizioni della nostra regione. Attraverso rievocazioni storiche e eventi culturali, i partecipanti possono immergersi in un’atmosfera che richiama il passato, facendo vivere la storia in modo interattivo e coinvolgente.
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