Quando una donna che ha partorito da poco inizia ad allattare al seno, deve farsi trovare pronta all’insorgenza di possibili difficoltà. Tra le più frequenti rientra l’insorgenza della candida al seno. Vediamo quali sono le sue cause, i sintomi e i rimedi.
Come si manifesta la candida al seno?
La candida al seno si manifesta con l’insorgenza di un dolore molto forte a livello del capezzolo. Le mamme che hanno a che fare con questa evenienza la descrivono paragonandola all’effetto della puntura di numerosi spilli.
Da non dimenticare è anche un sintomo visivo molto specifico, ossia l’assunzione, da parte dell’areola del capezzolo, di un aspetto traslucido.
Essenziale è non trascurare anche segnali come il palesarsi di dolore tra una poppata e l’altra e l’aumentare della sensibilità dei capezzoli al tatto a seguito di sbalzi forti di temperatura.
Sintomi nel neonato
La candida in allattamento causa sintomi anche nel neonato. Ecco i principali:
- Eruzione da pannolino.
- Presenza di macchie candide sulla lingua, principale segnale del mughetto nei neonati e bambini, un’infezione che, se curata nel modo corretto, si risolve in pochi giorni.
- Generale irrequietezza.
Nella maggior parte dei casi, la candida in allattamento colpisce entrambi i seni in un medesimo tempo. Non sono rari i casi di donne che allattano che sperimentano il problema sia al seno, sia a livello vaginale.
Tornando ai sintomi nel neonato, è particolarmente importante, se si ha il sospetto di soffrire di candida al seno, ottimizzare la qualità dell’attacco al seno.
Il segnale dell’irrequietezza, infatti, può essere anche causato da una situazione in cui, non riuscendosi ad attaccare nel modo giusto a causa di problematiche come le contratture alla mandibola e ai muscoli del collo, il neonato ha fame e si lascia andare a un pianto inconsolabile.
Se si hanno dubbi in merito alla qualità dell’attacco al seno, la cosa migliore da fare è contattare un’ostetrica.
Cause
Le cause della candida al seno in allattamento sono diverse e comprendono, oltre al già citato mughetto che il neonato passa alla mamma, anche quadri di indebolimento del sistema immunitario a causa dello stress.
Può influire anche l’assunzione di antibiotici. A tal proposito, è il caso di rammentare che la candida al seno nelle donne che allattano è frequente dopo un taglio cesareo, intervento che prevede, da parte del personale medico, la somministrazione dei sopra citati farmaci.
Cura
Le indicazioni per la cura della candida al seno nella donna che allatta prevedono l’assunzione, sia da parte della madre, sia da parte del neonato, di farmaci antimicotici locali.
Grazie ad essi, si evita che nella diade mamma – bimbo si verifichi continuamente il passaggio dell’infezione.
Attenzione: anche dopo la scomparsa dei sintomi dolorosi, è opportuno proseguire con la terapia. Le indicazioni generali raccomandano di andare avanti con l’applicazione dell’antimicotico per almeno una settimana.
Nei frangenti in cui il quadro clinico è caratterizzato anche dalla presenza di una diagnosi di candidosi vaginale nella madre, è opportuno procedere al trattamento del partner sessuale.
Consigli di prevenzione
A questo punto, è naturale chiedersi se la candida al seno durante l’allattamento si può prevenire. La risposta è affermativa! Ecco alcune regole di buonsenso che tutti i membri della famiglia dovrebbero fare proprie:
- Lavarsi diverse volte le mani nel corso della giornata, in particolar modo dopo aver cambiato il pannolino al piccolo.
- Cercare, per quanto possibile, di usare biancheria da bagno personale.
- Sterilizzare periodicamente tutti i giochi con cui il bambino entra in contatto. La stessa regola vale per il biberon e i ciucci.
- Lavare a caldo i reggiseni.
Cosa dire, invece, in merito alla gestione dell’allattamento al seno? Continua a leggere il prossimo paragrafo per scoprirlo!
Si può continuare ad allattare al seno con la candida?
Durante il trattamento della candida al seno, si può continuare ad allattare senza poblemi, a meno che il dolore non sia eccessivo. Qualora dovesse rivelarsi insopportabile, ci si può far insegnare dalla propria ostetrica di fiducia la tecnica di spremitura manuale, in modo da mettere da parte del latte materno da proporre al proprio bambino.