CAMPOFORMIDO. In una mattina dal cielo terso, oggi 29 gennaio 2024, nel cuore del paese di Campoformido, davanti al Municipio, è stata posata una Pietra d’inciampo in memoria di Eutimio Pagani, vittima dei campi di concentramento durante la Seconda Guerra Mondiale.
Ricordare per non dimenticare
Il sindaco di Campoformido, Erika Furlani, e il vicesindaco Christian Romanini, delegato alla cultura, hanno sottolineato l’importanza di questa iniziativa: “Celebriamo la Giornata della Memoria ricordando uno dei nostri concittadini, simbolo delle vittime innocenti di un’epoca buia”. Eutimio Pagani, nato a Lestizza il 2 ottobre 1892, era padre di sette figli e fu prelevato dalla sua abitazione il 1° novembre 1944. La sua tragica storia è stata ricostruita grazie alla ricerca di Anna Colombi e Mario Barel.
La cerimonia di commemorazione
La cerimonia si è tenuta alle ore 10.20, un momento carico di emozioni, testimoniato dalla partecipazione di Anna Maria Pagani, figlia di Eutimio, accompagnata dai suoi figli e familiari. Anche gli studenti delle scuole locali hanno preso parte all’evento, dimostrando il valore educativo di tali iniziative. Erano presenti le classi seconde e terze della scuola Secondaria di primo grado “Giuseppe Marchetti”.
Collaborazioni e contributi
La cerimonia ha visto la partecipazione anche di Mauro Bordin, Presidente del Consiglio Regionale del Friuli – Venezia Giulia. Importante anche il ruolo del Circolo Culturale e Fotografico Il Grandangolo, che ha collaborato all’organizzazione dell’evento. Un contributo importante anche dalla Pro Loco Campoformido Aps.
La scelta di posizionare la Pietra d’inciampo davanti al Municipio, la Casa del Comune, sottolinea il messaggio che tale iniziativa intende trasmettere: un ricordo permanente per le generazioni future, un monito a non dimenticare le atrocità del passato.
La Pietra d’inciampo: un simbolo internazionale
La Pietra d’inciampo, creazione dell’artista tedesco Gunter Demnig, è un progetto internazionale che mira a ricordare le vittime del nazismo, posando una piccola pietra incisa davanti all’ultima residenza nota della vittima. Un gesto simbolico, ma potente.
Un contributo alla storia
Il depliant illustrativo, realizzato sempre su indicazione del Comune e incarico del Progetto Cultura Nuova, riassume l’esito della ricerca, offrendo un contributo significativo alla storia locale e nazionale.
Le foto a cura del Prof. Fortunato Zarola
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