La polemica social tra Fabio Caressa e Daniele Adani
Una lunga e accesa discussione è scoppiata sui social tra Fabio Caressa e Daniele Adani. La disputa tra il giornalista di SkySport e l’opinionista, attualmente in Rai ma con un passato agli studi di Sky, si è trasformata in un vero e proprio ‘dissing’ che ha fatto rapidamente il giro della rete. Ma cosa ha scatenato tutto ciò?
L’attacco di Adani
A dare il via alla contesa è stato Daniele Adani durante il suo programma ‘Viva El Futbol’ su Twitch, insieme ad Antonio Cassano e Nicola Ventola. Durante una delle puntate, Adani ha risposto alle critiche di Caressa riguardo al girone dell’Italia nelle qualificazioni Mondiali, sottolineando la forza della Norvegia e dei suoi giocatori come Sorloth, Haaland e Odegaard. Senza mai nominare direttamente Caressa, ha dichiarato: “Chi sa di calcio sa che la Norvegia è una squadra forte. Qualche cog****e, che non sa fare questo lavoro ma guadagna con il calcio da trent’anni, se ne esce dicendo ‘Adesso abbiamo paura della Norvegia?’. Siamo usciti con la Macedonia del Nord e la Svezia”.
La risposta di Caressa
Fabio Caressa non ha tardato a rispondere, pubblicando un video sul suo canale YouTube. Ha sottolineato l’importanza del rispetto e della lealtà nelle discussioni, evitando l’insulto e la violenza verbale. Ha dichiarato: “Nel calcio non esistono nemici, ma avversari. Noi con il microfono trasmettiamo cultura, anche parlando di sport. Serve rispetto, senza insultare. Io continuerò con le mie idee sempre con rispetto, mai con maleducazione e mai con violenza”.
Caressa ha poi lanciato una freccia diretta ad Adani, sottolineando l’importanza di citare il nome quando si attacca qualcuno. Ha fatto riferimento ai tormentoni che animano il profilo Instagram di Adani, chiedendo dove sia finito il coraggio e l’ululato.
La replica di Adani
Daniele Adani ha risposto nuovamente, stavolta sulle sue storie Instagram, utilizzando il termine “fariseo” per descrivere certi comportamenti nel mondo del calcio. Ha ribadito l’importanza del calcio vero e degli uomini di calcio veri, concludendo con un riferimento esplicito a Caressa come “cog****e”.