VICENZA. La Guardia di Finanza di Vicenza non arretra nella sua battaglia contro il lavoro nero e l’immigrazione clandestina, con una serie di interventi mirati in tutta la provincia. Recentemente, l’attenzione si è focalizzata su un esercizio commerciale nel cuore della città, che ha rivelato una situazione allarmante.
Scoperti lavoratori non regolari in una barberia vicentina
Durante un’operazione di controllo in una barberia vicino alla stazione di Vicenza, i finanzieri del Gruppo Vicenza hanno scoperto la presenza di tre lavoratori non regolari su sei. Tra questi, è emersa la figura di un straniero in situazione di clandestinità, privo di documenti validi per la permanenza in Italia.
Sanzioni e denunce: le conseguenze delle irregolarità
A seguito della verifica, sono state comminate sanzioni amministrative per un totale di circa 6.400 euro. Non solo, è stata anche inoltrata una richiesta di sospensione dell’attività commerciale all’Ispettorato Territoriale del Lavoro, in attesa che la situazione dei lavoratori irregolari venga regolarizzata.
L’individuo in posizione irregolare è stato denunciato per soggiorno irregolare, e il proprietario dell’esercizio per sfruttamento del lavoro nero e favoreggiamento dell’immigrazione illegale.
Implicazioni più ampie per l’economia locale
Le attività illecite come il lavoro nero e l’immigrazione clandestina minano non solo i diritti dei lavoratori, ma anche il tessuto economico, introducendo elementi di concorrenza sleale. La Guardia di Finanza è determinata a continuare i suoi sforzi per garantire un ambiente commerciale equo e legale.
Presunzione di innocenza
È importante ricordare che, seguendo il principio della presunzione di innocenza, la colpevolezza delle persone coinvolte sarà definitivamente stabilita solo alla conclusione del processo con una sentenza irrevocabile.
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