Il perdono di Hunter Biden: la dichiarazione di Biden
Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha concesso la grazia, “totale e incondizionata” al suo figlio Hunter Biden. Hunter era stato condannato a giugno per reati legati al possesso illegale di armi e a settembre aveva ammesso reati fiscali per evitare la prigione, sostenendo che si è trattato di un “errore giudiziario” istigato dai suoi rivali politici.
La reazione di Trump alla decisione di Biden
Il presidente eletto degli Stati Uniti Donald Trump ha criticato la mossa di Biden definendola “un abuso e un errore giudiziario”. Trump ha chiesto se il perdono di Hunter includa anche i 6 ostaggi di gennaio imprigionati dopo l’assalto al Campidoglio del 2021. Ha sottolineato come i democratici e “altri procuratori radicali” abbiano manipolato il sistema giudiziario per una “fallimentare caccia alle streghe” contro di lui.
Le accuse contro Hunter Biden e la sua condanna
Hunter Biden è stato dichiarato colpevole a giugno nel Delaware per reati legati all’acquisto di una pistola nel 2018. Si è dichiarato colpevole a settembre di nove accuse fiscali federali a Los Angeles. Le accuse potevano portare a 17 anni di carcere per le tasse e fino a 25 anni per il possesso di armi, ma grazie alla grazia presidenziale, il figlio del presidente ha evitato la prigione.