La località di Nove Mesto, in Repubblica Ceca, è stata teatro di un evento straordinario per gli appassionati di biathlon e per l’Italia sportiva: Lisa Vittozzi, atleta originaria di Sappada, ha conquistato la medaglia d’argento nella gara ad inseguimento ai mondiali di biathlon. La sua performance, culminata in un secondo posto di grande valore, rappresenta l’apice di una rimonta memorabile, avendo recuperato dalla settima posizione ottenuta nella sprint di venerdì.
Una carriera di successi
A soli 29 anni, Vittozzi si conferma tra le figure più luminose e costanti nel panorama del biathlon mondiale, arricchendo il suo palmarès con la nona medaglia iridata in carriera. La gara di Nove Mesto ha visto un duello appassionante per il podio, con Julia Simon che si è imposta come inarrivabile, aggiudicandosi l’oro con un margine di 46 secondi e 3 decimi. Al terzo posto, un’altra eccellenza francese, Braisaz-Bouchet, staccata di soli tre secondi da Vittozzi, testimoniando l’alta competitività di questa disciplina.
La determinazione di Vittozzi
La rimonta di Vittozzi è stata frutto di una prova quasi impeccabile al tiro, contrassegnata da soli due errori nel primo poligono in piedi – errori che, seppur minimi, hanno avuto un peso significativo nel distacco dalla prima classificata. Nonostante ciò, la determinazione e la concentrazione dell’atleta sappadina non hanno vacillato, portandola a completare le restanti serie di tiro senza ulteriori sbavature.
Una prestazione eccellente sugli Sci
Oltre alle doti di precisione al tiro, Vittozzi ha dimostrato una forma eccezionale sugli sci, affrontando i cinque giri del circuito moravo con grinta e resistenza. La sua performance sugli sci, combinata alla maestria nel tiro, ha reso possibile una rimonta che rimarrà impressa nella storia del biathlon italiano.