Nella giornata di ieri, 18 ottobre, si è tenuta l’assemblea di metà mandato di Federsolidarietà Belluno e Treviso all’Auditorium Sant’Artemio di Treviso, un evento cruciale per discutere il futuro dei servizi alla persona in un contesto socio-economico in evoluzione. Sotto la guida del presidente Luca Sartorato, l’associazione ha affrontato questioni rilevanti, con un focus particolare sulla formazione e reperimento di profili professionali adeguati, in un Nordest che si confronta con un crescente invecchiamento della popolazione.
Il dibattito sul welfare state
Ospite d’onore dell’assemblea è stato il presidente nazionale di Federsolidarietà, Stefano Granata, che ha richiamato l’attenzione sulla crisi del welfare state. Granata ha sottolineato l’importanza per la cooperazione di uscire dalle logiche di appalto pubblico e di abbracciare una dinamica di coprogrammazione pubblico-privata. Questo approccio non solo valorizza la specificità dell’imprenditoria cooperativa, ma promuove anche un’alleanza strategica tra pubblico e privato, fondamentale per affrontare le sfide attuali.
Obiettivi e risultati raggiunti
A due anni e mezzo dalla nomina di Sartorato, i delegati delle quasi settanta cooperative sociali aderenti a Confcooperative hanno valutato i progressi compiuti. Con un comparto che include 67 cooperative sociali (11 a Belluno e 56 a Treviso) e un fatturato che sfiora i 250 milioni di euro, il presidente ha evidenziato un aumento della partecipazione e un maggiore coinvolgimento dei territori.
Sartorato ha dichiarato: “Abbiamo finalmente messo al centro del nostro lavoro i territori, avviando interessanti esperienze di reti cooperative che stanno sviluppando progettualità innovative e condivise.”
La necessità di personale qualificato
Nonostante i risultati positivi, rimane cruciale il rapporto con la pubblica amministrazione e il sistema sanitario. Sartorato ha evidenziato la crescente necessità di reperire e formare figure professionali adeguate, anche all’estero, per rispondere alle esigenze specifiche del territorio. “Per farlo – ha sottolineato – servono finanziamenti e investimenti straordinari.”
L’appello alla cooperazione
Stefano Granata ha ribadito l’urgenza di superare la logica dei bandi e delle gare d’appalto, avvertendo che operare esclusivamente come esecutori delle amministrazioni pubbliche potrebbe compromettere l’originalità e la capacità innovativa delle cooperative. “È essenziale utilizzare in modo strategico gli strumenti a disposizione, tra cui la coprogrammazione, per costruire risposte concrete ai bisogni del territorio,” ha affermato.
Conclusione
L’assemblea di Federsolidarietà Belluno e Treviso ha rappresentato un momento di riflessione e programmazione per il futuro dei servizi sociali, sottolineando l’importanza della cooperazione e della coesione tra i vari attori sociali. La strada da percorrere è chiara: coprogrammare e non competere, per garantire un welfare più forte e sostenibile.
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