AQUILEIA – La Basilica Patriarcale di Aquileia, patrimonio UNESCO dal 1998, ha avviato un ambizioso progetto di inclusione e accessibilità, volto a trasformare questo simbolo della storia paleocristiana in un emblema di accoglienza e inclusione. Fondata all’indomani dell’Editto di Costantino nel 313 d.C., la Basilica è ora definita “Basilica per tutti”, con l’obiettivo di rendere fruibile il suo straordinario patrimonio di storia, arte e spiritualità a tutti, compresi coloro che presentano disabilità.
Un impegno per l’accessibilità
Andrea Bellavite, Direttore della Fondazione che gestisce la Basilica, ha affermato che il progetto è stato avviato in sinergia con la Regione Friuli Venezia Giulia per garantire che chiunque possa apprezzare questo tesoro storico. L’ultima tappa del progetto, realizzata in collaborazione con Il Museo per tutti – L’abilità onlus, riguarda specificamente l’accesso per le persone con disabilità cognitiva. Sono state prodotte due Guide disponibili gratuitamente, sia in formato cartaceo presso la Basilica che in formato digitale, scaricabile dal sito museopertutti.it.
Le Guide, redatte in Comunicazione Aumentativa Alternativa (CAA) e Easy reading, sono strumenti essenziali per facilitare la preparazione alla visita, rendendo la storia della Basilica e i suoi magnifici mosaici accessibili a un pubblico più ampio. Questi materiali non solo aiutano le persone con disabilità, ma sono utili anche a chi sta recuperando da traumi o sta imparando l’italiano.
Innovazioni per persone con disabilità
La Basilica ha fatto importanti passi avanti anche per rendere accessibili i suoi contenuti a persone non vedenti e ipovedenti. Tra le innovazioni introdotte, spicca il Pannello tiflodidattico “Nodo di Salomone”, realizzato dal Gruppo Mosaicisti di Ravenna. Questa tavola musiva consente ai non vedenti di esplorare la rappresentazione tridimensionale del mosaico, grazie a elementi in rilievo che riproducono le forme e i colori del mosaico originale, favorendo la percezione tattile delle stratificazioni.
In collaborazione con l’Istituto dei Ciechi Francesco Cavazza di Bologna, è stato creato un modellino tattile 3D della Basilica, facilitando l’esplorazione per chi non può vedere. I mosaici sono stati inoltre tradotti in disegni a rilievo mediante la tecnica PIAF (Picture in a Flash), fornendo una rappresentazione sintetica e cognitivamente accessibile.
Un progetto inclusivo per tutti
Il progetto ha anche coinvolto persone con disabilità uditiva, in partnership con l’Ente Nazionale Sordi, che ha insegnato le basi della Lingua dei Segni Italiana (LIS). Entro la fine del 2024, saranno disponibili Video Guide della Basilica con traduzione in LIS, sottotitolate per le persone con disabilità uditiva e audiodescritte per i non vedenti. Questi materiali saranno fruibili attraverso QR code posizionati all’interno della Basilica o tramite un’app accessibile appositamente progettata.
Infine, l’accessibilità per le persone con disabilità motoria è stata garantita con l’eliminazione delle barriere architettoniche all’interno della Basilica (ad eccezione della Cripta e del Battistero). Sono disponibili sedie a rotelle per i visitatori che ne necessitano, permettendo loro di esplorare i corridoi e le aree interne della Basilica.
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