VICENZA – SAN PIETRO IN GU (PADOVA) – La vicenda di Paola Pettinà, 46 anni, accusata di aver provocato la morte di un’anziana e di essere responsabile di altri decessi sospetti, ha scosso le comunità di Vicenza e dell’Alta Padovana. L’inchiesta, partita dalla denuncia della figlia di una vittima, ha portato alla luce un possibile schema criminale legato alla somministrazione di farmaci psicotropi.
Le accuse contro Paola Pettinà
La donna è accusata di aver ucciso Imelda Stevan, 81 anni, utilizzando un mix letale di benzodiazepine, tra cui Tavor e Xanax. Gli investigatori sospettano anche il coinvolgimento della badante nella morte di altre tre persone, tra cui la suocera, e in almeno cinque tentativi di omicidio, uno dei quali ai danni del suo stesso compagno.
Un caso di tentato omicidio in famiglia
La dinamica dei crimini includeva la somministrazione di farmaci mescolati a cibo e bevande. Il compagno della donna, 50 anni, è stato salvato dopo un’overdose di benzodiazepine nel marzo scorso, grazie all’intervento tempestivo dei sanitari dell’ospedale di Cittadella.
Una comunità sotto shock
Paola Pettinà viveva a San Pietro in Gu con il compagno e la famiglia, senza destare sospetti. La scoperta delle sue presunte attività criminali ha gettato nello sgomento il paese e alimentato l’indagine, che potrebbe rivelare ulteriori dettagli nelle prossime settimane.
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