ROVIGO, 16 ottobre – Sabato 28 ottobre la Festa dei donatori Avis e Aido sarà davvero speciale.
Il doppio appuntamento – dalle 17.00 nella parrocchia di San Bartolomeo – con la 69esima Giornata del donatore di sangue e la 44esima Giornata del donatore di organi, tessuti e cellule staminali, sarà infatti l’occasione non solo per celebrare la grande generosità dei donatori rodigini, ma anche i 70 anni di Avis e i 45 anni di Aido a Rovigo.
«Per entrambe le associazioni sono traguardi da condividere con chi li ha permessi. Cominciando, quindi, da donatori e soci collaboratori, indispensabili per rinnovare il numero e le emozioni di chi si dona agli altri. E poi, ricordando chi non è più con noi ma resta al nostro fianco attraverso i buoni esempi che ha lasciato, perché – spiegano il presidente dell’Avis comunale di Rovigo Francesco Chiavilli e la presidente Aido comunale Monica Giordani – questi 70 anni di Avis e i 45 anni di Aido a Rovigo sono un messaggio di speranza e di vita. Di vita che continua, e che vogliamo far crescere insieme a tante realtà di Rovigo. Non importa, infatti, quanti anni abbiamo quando si può crescere insieme, con la gioia del dono e la forza della solidarietà».
Il ritrovo per i donatori sarà in piazza San Bartolomeo, dalle 16.30, per partecipare poi alla messa alle 17.00, e spostarsi quindi – verso le 18.00 – al vicino Teatro San Bortolo per l’incontro con le autorità cittadine e la consegna delle benemerenze, assegnate ai donatori Avis secondo il numero di donazioni o gli anni di donazione raggiunti al 31 dicembre 2022. Seguirà il rinfresco con l’associazione Osteria della Gioia.
«In un periodo così carico di angoscia nel quadro internazionale, l’impegno dei donatori – aggiungono i presidenti Chiavilli e Giordani – è di essere anche portatori di speranza e di pace, perché con il loro altruismo mettono la tutela della salute e della vita davanti a tutto». «Donarsi agli altri, per Avis e Aido, significa salvare vite, garantendo risposte e possibilità di salvezza a tutti coloro che ne hanno bisogno. Questi valori – secondo il presidente dell’Avis comunale di Rovigo Francesco Chiavilli e la presidente Aido Monica Giordani – indicano che si deve sempre lasciare spazio alla speranza che tutela la vita, e rispetta le differenze. Il futuro da condividere si trova qui, non nella violenza».
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