Aumento stipendi ministri non eletti: la polemica continua. Valditara rinuncia al bonus
La polemica sull'emendamento della Manovra 2025Il dibattito sull'equiparazione degli stipendi dei ministri non eletti a quelli dei ministri parlamentari continua a tenere banco.Dopo le accuse mosse da...
La polemica sull'emendamento della Manovra 2025
Il dibattito sull'equiparazione degli stipendi dei ministri non eletti a quelli dei ministri parlamentari continua a tenere banco.
Dopo le accuse mosse dal Movimento 5 Stelle al titolare dell'Istruzione, il ministro ribadisce la sua intenzione di rinunciare al bonus contestato.
Le dichiarazioni di Valditara
Il ministro Valditara critica duramente gli esponenti M5S in commissione Cultura della Camera, sottolineando di non voler percepire i bonus contestati. Accusa i suoi oppositori di malafede e demagogia.
Il Movimento 5 Stelle risponde duramente, sostenendo che Valditara ammette indirettamente la vergogna dell'emendamento e chiedendo a lui e ai suoi colleghi di rinunciare. Propone inoltre di ritirare l'emendamento in questione.
La proposta di Gasparri accolta dai 5 Stelle
Il senatore Maurizio Gasparri lancia una controproposta, suggerendo di equiparare i trattamenti dei parlamentari a quelli dei ministri non parlamentari. Il Movimento 5 Stelle accoglie la sfida e si dichiara pronto a sostenere la proposta di Gasparri.
La senatrice Alessandra Maiorino, vice presidente del gruppo M5S, invita Gasparri a presentare la proposta nei consigli di presidenza del Senato e della Camera, sottolineando l'accordo del Movimento.
La posizione di Renzi contro gli aumenti
Matteo Renzi interviene nella polemica ricordando il suo rifiuto, da presidente del Consiglio, di aumentare le indennità. Critica l'attuale governo per le scelte economiche e definisce la maggioranza come un "governo degli influencer".
Renzi sottolinea la necessità di evitare gli sprechi e condanna il modo in cui vengono approvati gli emendamenti senza dibattito. Conclude ricordando il suo impegno contro gli sprechi finanziari.