Attacco missilistico rivendicato dai ribelli Houthi dello Yemen contro Israele
Nelle ultime ore, i ribelli Houthi dello Yemen hanno rivendicato l’attacco missilistico lanciato contro Israele, affermando che il raid aveva come obiettivo una centrale elettrica a est di Tel Aviv. L’Idf ha dichiarato di aver intercettato il missile, ma un frammento è caduto vicino alla città di Modiin. Secondo quanto riportato dal Times of Israel, il gruppo terroristico, sostenuto dall’Iran, ha anche tentato un attacco con drone questa mattina, mirando a un obiettivo militare nella zona di Tel Aviv.
Ostaggi e tregua a Gaza: nuovi colloqui a Doha
Nel contesto delle tensioni in corso, una delegazione israeliana si è recata a Doha, in Qatar, per partecipare a un nuovo round di negoziati volti a raggiungere un cessate il fuoco nella Striscia di Gaza e a ottenere il rilascio degli ostaggi trattenuti nell’enclave palestinese. La missione dei negoziatori è stata autorizzata dal primo ministro Benjamin Netanyahu e vede la partecipazione di rappresentanti del Mossad, dello Shin Bet e delle Forze di difesa israeliane. Anche una delegazione di Hamas si trova a Doha, con buone prospettive di successo nei colloqui secondo quanto dichiarato da un alto funzionario del movimento palestinese.
Arresto del direttore dell’ospedale di Gaza confermato dalle Idf
Le Forze di difesa israeliane hanno confermato l’arresto di Hussam Abu Safiya, direttore dell’ospedale Kamal Adwan nel nord della Striscia di Gaza, accusato di complicità con Hamas. Amnesty International aveva denunciato la sua scomparsa e il rischio per la sua vita, sottolineando che Abu Safiya era stato coinvolto in attività umanitarie essenziali per la comunità locale. Le Idf, tuttavia, sostengono che il direttore ospedaliero avesse legami con gruppi terroristici e che l’ospedale fosse stato utilizzato come nascondiglio per membri di Hamas e della Jihad islamica.
La situazione è ancora in evoluzione, con appelli per la liberazione di Abu Safiya e controversie sulla sua detenzione che coinvolgono organizzazioni internazionali. La vicenda si inserisce in un contesto di tensioni crescenti nella regione, con la speranza che i negoziati a Doha possano portare a una soluzione diplomatica ai conflitti in corso.