Tema complesso: avviato iter per proprietà delle opere bagnate e tavoli con i gestori
Udine, 3 gen – La Legge 21/2020, che regola l’assegnazione delle concessioni di grandi derivazioni idroelettriche, è stata definita come una pietra miliare e una norma fondamentale per il Friuli Venezia Giulia. L’assessore alla Difesa dell’ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile, Fabio Scoccimarro, ha sottolineato l’importanza di questa legge durante un’interrogazione in Consiglio regionale.
Secondo l’assessore, si tratta di un tema estremamente complesso dal punto di vista tecnico, giuridico e amministrativo, su cui la politica regionale ha fissato linee guida precise a favore delle aree montane. La Direzione del Patrimonio ha avviato l’iter per formalizzare la proprietà delle opere bagnate, che diventeranno regionali alla scadenza delle concessioni.
Inoltre, è in corso una procedura tecnica per acquisire le opere asciutte, che rappresenta il primo passo per l’assegnazione delle concessioni. Questo passaggio è cruciale per definire i valori che il gestore entrante dovrà riconoscere al gestore uscente. In altre regioni, le procedure di gara hanno incontrato difficoltà proprio su questo punto.
Scoccimarro ha sottolineato l’importanza della risorsa idrica come fonte di equilibrio nel bilancio energetico regionale grazie alle centrali idroelettriche presenti. Ha inoltre ribadito l’impegno dell’Esecutivo regionale nel garantire la tutela ambientale e il sostegno finanziario dei territori, come dimostrato dalla recente distribuzione preventiva dei canoni per quasi 15 milioni di euro.
In conclusione, il lavoro svolto fino ad ora conferma la linea politica regionale di promuovere lo sviluppo sostenibile e la tutela del territorio. ARC/PT/ma