Grande successo per l’inaugurazione a Bruxelles della mostra “L’Arte Triestina al femminile nel ‘900 d’avanguardia italiano ed europeo”
Bruxelles – Martedì 14 maggio, presso l’Istituto Italiano di Cultura di Bruxelles, è stata inaugurata con grande successo la mostra “L’Arte Triestina al femminile nel ‘900 d’avanguardia italiano ed europeo”. L’evento, ideato e curato da Marianna Accerboni, ha attirato un folto pubblico di oltre 200 persone, tra cui numerosi critici d’arte, appassionati e curiosi sia italiani che stranieri.
L’inaugurazione: un evento partecipato e applaudito
La mostra è stata presentata dalla curatrice Marianna Accerboni insieme ad Allegra Iafrate, Direttrice dell’Istituto Italiano di Cultura. Durante l’inaugurazione, entrambe hanno illustrato il filo conduttore dell’esposizione, sottolineando come le opere in mostra rappresentino la modernità nello stile di vita e nelle creazioni delle artiste Leonor Fini, Maria Lupieri, Maria Melan, Anita Pittoni e Miela Reina, figure di spicco del Novecento italiano ed europeo.
Le opere in esposizione
La mostra comprende oltre 130 opere, tra dipinti, disegni, bozzetti teatrali e non, sculture e ceramiche. Accanto a queste, sono esposti anche fotografie, lettere, documenti, libri, abiti, accessori, profumi, gioielli e oggetti di vario genere. Molti dei pezzi esposti sono inediti, rari o poco noti e non erano mai stati presentati in Belgio prima d’ora. Questo arricchisce ulteriormente l’esperienza dei visitatori, offrendo una visione più completa dell’arte triestina del Novecento.
Un concerto per omaggiare le artiste
L’inaugurazione è stata impreziosita dal concerto di Roberto Fabbriciani, che ha dedicato una pagina musicale d’avanguardia a ciascuna delle artiste in mostra, sottolineando l’estrema modernità delle loro opere di arte visiva. Questo evento ha suscitato un grande apprezzamento da parte del pubblico, che ha tributato intensi applausi sia per le opere esposte che per la performance musicale.
Il contesto dell’avanguardia triestina
Marianna Accerboni ha spiegato l’obiettivo della mostra, sottolineando come essa miri a portare nel cuore dell’Europa l’arte triestina del Novecento. “La mostra è uno specchio dell’avanguardia di Trieste dell’epoca – ha dichiarato la curatrice – il Novecento prende origine dalla frequentazione di artisti delle accademie di Monaco e di Berlino. Questo contesto centro-europeo fa sì che la consueta libertà di stile di vita della donna triestina si centuplichi e diventi forza di sperimentazione”.
Un progetto più ampio: L’Arte della regione Friuli Venezia Giulia a Bruxelles
“L’Arte Triestina al femminile nel ‘900 d’avanguardia italiano ed europeo” rientra nel più ampio progetto “L’Arte della regione Friuli Venezia Giulia a Bruxelles”. Questo progetto, che si svolgerà fino al 21 febbraio 2025, prevede la realizzazione di sei mostre che porteranno nella capitale belga oltre 250 creazioni artistiche. L’iniziativa mira a testimoniare la particolare creatività degli artisti della regione Friuli Venezia Giulia attraverso alcuni dei suoi protagonisti più rappresentativi, offrendo un quadro sintetico ma esaustivo della realtà artistico-culturale del territorio.
Leonor Fini: un’icona dell’arte triestina
Una delle protagoniste della mostra è Leonor Fini, una delle artiste più emblematiche del Novecento. Fini, nata a Buenos Aires da padre argentino e madre triestina, trascorse gran parte della sua vita a Trieste prima di trasferirsi a Parigi. Conosciuta per le sue opere oniriche e surreali, Leonor Fini ha saputo coniugare l’avanguardia europea con le sue radici triestine, creando un linguaggio artistico unico.
Maria Lupieri: l’eleganza del disegno
Maria Lupieri è un’altra figura di spicco della mostra. Nota per i suoi disegni eleganti e raffinati, Lupieri ha saputo catturare l’essenza della modernità attraverso linee delicate e sofisticate. Le sue opere, esposte per la prima volta in Belgio, mostrano un’attenzione particolare per i dettagli e una sensibilità unica nel rappresentare la figura femminile.
Maria Melan: la forza della sperimentazione
Maria Melan è riconosciuta per la sua audacia sperimentale e per la capacità di reinventarsi continuamente. Le sue opere spaziano dalla pittura alla scultura, passando per il design teatrale. Melan è stata una vera pioniera dell’arte triestina, rompendo i confini tradizionali e aprendo nuove strade per le artiste del suo tempo.
Anita Pittoni: l’arte del tessuto
Anita Pittoni ha portato avanti una ricerca artistica legata al mondo del tessuto e della moda. Le sue creazioni, che comprendono abiti, accessori e tessuti decorativi, sono espressione di una raffinata sensibilità estetica e di una profonda conoscenza delle tecniche artigianali. Pittoni ha saputo unire arte e moda in modo innovativo, diventando una figura centrale nel panorama artistico triestino del Novecento.
Miela Reina: l’energia della scultura
Infine, Miela Reina si distingue per la sua opera scultorea. Le sue sculture, caratterizzate da forme dinamiche e fluide, trasmettono un’energia vitale che affascina e coinvolge lo spettatore. Reina ha saputo reinterpretare i materiali tradizionali della scultura con una visione moderna e personale, contribuendo in modo significativo all’evoluzione dell’arte triestina.
L’importanza della mostra per la cultura europea
La mostra “L’Arte Triestina al femminile nel ‘900 d’avanguardia italiano ed europeo” non è solo un evento artistico, ma anche un momento di riflessione sulla cultura e sull’identità europea. Le opere esposte testimoniano l’influenza reciproca tra l’arte italiana e quella europea, mostrando come le artiste triestine abbiano saputo dialogare con le correnti artistiche internazionali, pur mantenendo una forte connessione con le loro radici culturali.
L’inaugurazione della mostra a Bruxelles è stata un grande successo, confermando l’interesse e l’apprezzamento per l’arte triestina del Novecento. Le opere esposte, mai viste prima in Belgio, offrono un’opportunità unica per scoprire la modernità e l’originalità delle artiste triestine. Il progetto “L’Arte della regione Friuli Venezia Giulia a Bruxelles” rappresenta un’importante vetrina per la creatività di questa regione, contribuendo a rafforzare i legami culturali tra Italia e Belgio.
Per ulteriori informazioni sulla mostra e sulle attività dell’Istituto Italiano di Cultura di Bruxelles, è possibile visitare il sito ufficiale.
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